Marco Tardelli commenta il mondiale vinto dall’Argentina sulla Francia e sul paragone Messi-Maradona: “El pibe inarrivabile”.
Marco Tardelli ai microfoni della Gazzetta dello Sport, incorona Messi dopo la vittoria dell’Argentina sulla Francia ai mondiali. Sul paragone tra Leo e Maradona, Tardelli è sicuro: “Diego inarrivabile”.
«Non cominciamo con la storia del paragone Messi-Maradona, eh? Il Maradona che ho visto e affrontato è stato inarrivabile, come lo è stato Pelé. Due: ognuno è fuoriclasse del proprio tempo e Messi – se serviva – vincendo il Mondiale ha dimostrato definitivamente di esserlo, del suo. Ha fatto una grande cosa, è stato fantastico. Come è stato fantastico Mbappé».
«Messi l’ho visto più leader. Un tempo stava più zitto, si arrabbiava poco e si lamentava anche meno. E’ uscito il cuore argentino: quello che in passato, soprattutto negli altri Mondiali, gli rimproveravano di non avere perché dal suo Paese era venuto via molto presto e dunque – si accusava – non poteva avere quell’anima. In Qatar ha dimostrato di averla. In questa Argentina ha messo tutto il suo cuore. E ha dimostrato di averne tanto».
Tardelli sul paragone Maradona-Messi ha poi aggiunto: «I paragoni con Maradona? Li hanno sempre fatti gli altri, lui no di sicuro. Anche perché, come dicevo, sono paragoni senza senso: troppo diverso il calcio che hanno giocato. Maradona aveva un avversario sempre appiccicato addosso, Messi può venire dietro a prendersi il pallone con una relativa tranquillità che Diego non ha mai avuto. E ai tempi di Diego, per essere espulso dovevi quasi “ammazzarlo”».
«Una volta io ci sono riuscito. Era un’Argentina-Resto del mondo: non lo avevo ammazzato, ma lo avevo menato, tanto. Però Maradona lo fermavi solo così e ogni tanto penso a cosa sarebbe stato con gli allenamenti, le diete, gli psicologici di oggi».