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Rinnovo Koulibaly vuole diventare una bandiera, può accettare riduzione ingaggio

Il difensore senegalese è molto affezionato alla città partenopea

Il Napoli e Kalidou Koulibaly discutono il rinnovo di contratto, il senegalese ha un accordo con la SSCN che scade nel 2023. La politica del taglio di ingaggi da parte di Aurelio De Laurentiis mette in serio rischio la permanenza di Kalidou Koulibaly a Napoli. Il giocatore guadagna circa 6 milioni di euro a stagione, mentre il nuovo tetto di ingaggi è stato fissato dalla società azzurra a 3,5 milioni di euro. 
Dunque per restare a Napoli, Koulibaly dovrebbe prevedere una riduzione del suo stipendio. Secondo Sky Koulibaly potrebbe accettare questa soluzione, magari spalmando l’ingaggio in più anni di contratto. Il difensore quest’anno compie 31 anni, quindi ha ancora molti anni di carriera davanti a se. Piace anche a big europee come Psg e Real Madrid.

Koulibaly futuro capitano del Napoli dopo Lorenzo Insigne.

Koulibaly: insidia Juventus

Nelle ultime settimane si è parlato molto di un possibile addio di Koulibaly, con la Juventus pronta a tentare il colpo. La società bianconera dopo la ricapitalizzazione da 400 milioni di euro si è rilanciata sul mercato, prendendo Zakaria, Vlahovic e Gatti.
Ma la cessione di Koulibaly non è così scontata, anche perché il calciatore è molto affezionato alla città ed ai tifosi, che lo hanno sempre sostenuto e difeso. Il rinnovo di Koulibaly per il Napoli non è impossibile, anche perché il senegalese è il futuro capitano azzurro, dopo l’addio a fine stagione di Insigne. A questo punto Koulibaly si candida ad essere una bandiera del Napoli, uno status che sembra non dispiacere affatto al difensore senegalese. Gli agenti di Koulibaly hanno già incontrato De Laurentiis. Contatti che continueranno a parlare di rinnovo di contratto nei prossimi mesi, quando le acque saranno più calme. Importante per il Napoli sarà anche raggiungere la qualificazione alla Champions League. Gli introiti assicurati dalla partecipazione all’Europa dei grandi potrebbe indurre De Laurentiis a fare uno strappo alla regola degli ingaggi.