Serie A

Serie A, maxi regalo da 500 milioni dalla Meloni. La reazione di De Laurentiis

La Meloni fa un regalo alla serie A da 500 milioni. Il saldo del debito era atteso per metà dicembre. De Laurentiis contrario.

 

Da un anno i ricchi del pallone non pagano le tasse, a differenza dei comuni mortali. I club di serie A, causa Covid, devono al Fisco 500 milioni.

La Meloni ha pronta una dilazione del 75%, ma l’obiettivo è posticipare l’intero pagamento, lo rivela l’edizione odierna del Fatto quotidiano:

Siamo il calcio, niente tasse. L’ennesimo regalo alla Serie A è già impacchettato: dopo Draghi, anche il governo Meloni permetterà alle squadre di posticipare i pagamenti saltati in epoca Covid. Una maxi-cartella esattoriale da almeno mezzo miliardo di euro che i presidenti del pallone avrebbero dovuto saldare a metà dicembre, e invece verseranno solo in parte, o addirittura non verseranno proprio.

L’accordo raggiunto prevede solo un acconto del 15% del totale e il resto spalmato in comode rate nei prossimi 3-5 anni, ma in extremis qualcuno vorrebbe provare a eliminare anche quel piccolo pagamento iniziale. Comunque vada (mancano le ultime limature), un trionfo per la Serie A che piange miseria”.

AIUTO PER I DEBITI DELLA SERIE A: DE LAURENTIIS E COMMISSO CONTRARI

Il quotidiano aggiunge: “La solita favola della cicala e della formica: quest’estate tutti facevano mercato e nessuno si preoccupava dell’enorme bolla di debiti che si accumulava. Sotto sotto, erano convinti che non sarebbe mai scoppiata: da mesi erano ricominciate le pressioni ad ogni livello, ufficiale e non, per ottenere un’altra proroga. Prima sul governo Draghi, che dimissionario ha passato la palla poi al neo ministro Andrea Abodi.

 Alla fine, il pressing ha avuto successo: l’emendamento che prevede il pagamento solo del 15% delle pendenze entro il 16 dicembre (o nemmeno quello) e sposta la nuova scadenza ai prossimi anni è pronto. Se si farà in tempo, sarà inserito già nel Decreto aiuti che dovrebbe arrivare oggi in Consiglio dei ministri, altrimenti alla prossima occasione utile.

Il provvedimento ovviamente varrà per tutte le società sportive, ma è chiaro che il grosso del debito riguarda la Serie A. Perciò Abodi vorrebbe porre una condizione: chi non paga i debiti non spende sul mercato.  Sai che sacrificio per i patron: ormai quasi nessuno fa più mercato a gennaio.

L’importante era scansare la cartella esattoriale. A parte i pochi che hanno i conti in ordine e continuano a pensare che permettere di non pagare le tasse significhi falsare la competizione (sulle barricate c’è soprattutto il Napoli di Aurelio De Laurentiis e la Fiorentina di Rocco Commisso, che della regolarità finanziaria del torneo hanno fatto una crociata purtroppo solitaria), gli altri stapperanno una bottiglia. In fondo, paga lo Stato”.

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