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Il segreto della forza del Napoli. Le rivelazioni del preparatore atletico: “Un coccodrillo non voleva perdere mai”

I segreti della preparazione atletica del Napoli, dalle parole dell’ex preparatore atletico Corrado Saccone. Svelate le peculiarità dei giocatori azzurri, tra cui Cavani, descritto come un “coccodrillo.

In un’intervista con Radio Napoli Centrale, l’ex preparatore atletico Corrado Saccone ha parlato della preparazione della squadra del Napoli, allenata da Luciano Spalletti. Saccone ha sottolineato la qualità dei giocatori azzurri, evidenziando che sono tutti di caratura internazionale e che possono giocare in qualsiasi squadra di Serie A. Ha anche aggiunto che Spalletti si basa sui dati che ha a disposizione per scegliere le rotazioni dei giocatori, e che la squadra è molto completa.

La preparazione del Napoli in Turchia è stata fatta per mettere carburante e sono stati avvantaggiati dai tanti punti di vantaggio già alla sosta. Turn over di Spalletti? Il Napoli ha tanti doppi ruoli, tanti giocatori sono dello stesso livello, sono tutti di caratura internazionale e che possono giocare in qualsiasi squadra di Serie A. Maurizio Sarri aveva meno rotazioni, Spalletti ne ha molte di più di qualità. Questo Napoli è davvero completo, sicuramente la squadra più completa del campionato.

La qualità di chi subentra è pari a chi esce dal campo, Spalletti si basa sui dati che detiene al momento e può liberamente scegliere chi o come cambiarlo. Minutaggio per i giocatori? Dipende molto dal ruolo e dalla situazione tattica, Jorginho poteva fare partite consecutive. Di Lorenzo, ad esempio, adesso è quello che può farne di più”.

Saccone ha anche menzionato alcuni giocatori in particolare, come Cavani, descrivendolo come “un coccodrillo che non voleva perdere neppure in allenamento”, e Christian Maggio, che secondo lui “non si fermava mai”.

Mario Rui? “È un giocatore della Nazionale portoghese, di certo non l’ultimo arrivato, avendo più stimoli in allenamento il rendimento aumenta”.

Il miglior atleta? “Nella mia carriera sono stato a Napoli dal 2009 al 2016. Cavani è stato un coccodrillo che non voleva perdere neppure in allenamento, ma non riesco a sceglierne uno. Un altro molto performante era Christian Maggio, non si fermava mai”.