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Osimhen o Raspadori con la Roma: il grande dubbio di Spalletti, le idee del tecnico

Luciano Spalletti deve scegliere se far giocare Victor Osimhen o Giacomo Raspadori durante Roma-Napoli, match di Serie A.

Non sarà affatto semplice per il tecnico del Napoli riuscire a compiere questa scelta. Perché Osimhen viene da due gol consecutivi ed ha dimostrato di essere in una buona condizione fisica, con una voglia matta di correre e aggredire ogni pallone. Dall’altro lato c’è Raspadori che è diventato una certezza nel ruolo di centravanti, in pochissimo tempo. Non dimentichiamoci poi di Simeone, che sembra l’ultima ruota del carro ma non lo è affatto. L’argentino ha segnato gol decisivi, come quello con il Milan, ed ha una fame di gol incredibile. Insomma per Spalletti c’è l’imbarazzo della scelta e con la possibilità dei cinque cambi può stravolgere la partita, dando spazio ai “titolari del secondo tempo” come giustamente li ha definiti.

Roma-Napoli: Raspadori o Osimhen nel tridente

In realtà l’ex Sassuolo può giocare anche come esterno sinistro, ma in questo momento il fenomeno Kvaratskhelia è intoccabile. Ma intoccabile è anche il modulo 4-3-3, visto che in un 4-2-3-1, Raspadori potrebbe giocare con Osimhen ma come trequartista.

Ecco quanto scrive Gazzetta dello Sport sui dubbi di Spalletti tra Osimhen e Raspadori in Roma-Napoli: “Sì perché rispetto a Osimhen che cerca sempre la profondità, Jack sa venire incontro
per prendere il pallone e coi suoi movimenti “attira” i marcatori cercando di creare il buco centrale per l’inserimento di Zielinski, Kvaratskhelia o altri compagni. Ma non sarà semplice “aprire” l’ermetica difesa di Mourinho e Spalletti, che col collega portoghese insegue il primo successo dopo sei sfide senza, sta studiando movimenti e situazioni diverse.

Bisognerà vedere nella strategia del tecnico di Certaldo se sarà più importante partire con Osimhen e i suoi “strappi” in velocità, o invece cercare più i triangoli veloci dalla metà campo in su nei quali Raspadori con Lobotka e gli altri compagni hanno dimostrato di essere abilissimi per trovare spazi lì dove sembrano non esserci. Muovendo il pallone con grande velocità“.