Alfredo Pedullà difende il Napoli dalle critiche di coloro che sperano nello spot degli azzurri dopo la sosta mondiale.
Dopo 14 giornate di campionato, il Napoli resta imbattuto e chiuderà il 2022 in testa alla classifica. 12 vittorie e due pareggi, un ruolino di marcia impressionante da parte di Osimhen e compagni. La squadra partenopea una delle uniche due squadre, insieme al Paris Saint-Germain, senza alcuna sconfitta in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei.
Con il successo contro l’Empoli, Spalletti ha conquistato dieci vittorie di fila in Serie A con due squadre diverse: prima del Napoli 2022/2023 ci era riuscito nella stagione 2005/2006, quando guidava la Roma. E pure in quell’occasione il successo numero 10 era arrivato in casa contro l’Empoli, la sua ex squadra.
Nei salotti tv e sui alcuni giornali nazionali, il cammino trionfale del Napoli è vesto con occhio severamente critico, sono in molti a sostenere che la sosta per i mondiali sarà decisiva per lo stop del Napoli.
Pedullà difende il Napoli
Il giornalista Alfredo Pedullà sul proprio sito ufficiale prende le difese del Napoli e risponde ai critici:
“Viviamo in un mondo surreale. E spesso si parla di metafisica (…) con l’avvento di personaggi che – testuale – “presumono di formulare ragioni risolutive mediante procedimenti estremamente cerebrali o astrusi”. Il problema è che questi personaggi adattano al calcio concetti del genere: trattasi di venditori di fumo e di presunti depositari di verità ridicole tramite inesistenti palle di vetro.
Prendiamo il momento del Napoli: non si tratta di essere tifosi, ma di riconoscere la realtà. Noi non siamo tifosi, cerchiamo solo di capire quanto sta accadendo e quanto è sotto gli occhi di tutti. I punti sono 38 in 14 partite, una marcia trionfale in campionato lasciando perdere la Champions che è un altro discorso.
Ora, in una situazione normale si farebbero i complimenti, per una prova di forza dietro l’altra e per la qualità del gioco riconosciuta a livello europeo da più grandi allenatori. Invece no, gli specialisti della metafisica parlano di cedimenti dietro l’angolo.
“Perché sai Spalletti di solito…”, “perché è impossibile mantenere questo ritmo”, “perché vedrai che la sosta per i Mondiali…”.
Pedullà ha poi aggiunto: “Secondo questo ragionamento prevenuto, è scritto che andrà così. E quindi sarebbe scritto che le altre vincerebbero sempre o quasi. Avanti con questo delirio da quarto mondo mediatico.
Basterebbe dire: il Napoli ha strameritato, complimenti, per fortuna c’è chi lo fa. Basterebbe aggiungere: se il Napoli continuasse così, potrebbe stracciare tutti i record. Che poi sarebbe lo stesso assunto, ah la metafisica, di chi prevede crolli immediati.
In un caso o nell’altro oggi non abbiamo controprove, certo: ma se un orologio funziona perfettamente è più facile che anche tra un mese spacchi il minuto oppure che si frantumi?
Invece, si prevede solo in funzione di un disastro annunciato da gennaio in poi. E non si può prevedere in funzione di una conferma di simile andamento legittimato da un lavoro fantastico e da un’idea di calcio bellissima.
Questa è l’Italia, oggi: popolo di santi, poeti, navigatori e profeti della metafisica (alias invidiosi in servizio permanente effettivo)“. Ha concluso il giornalista.