L’ex direttore sportivo del Napoli, Luigi Pavarese, si è soffermato sulla sfida con l’Inter e sul tanto discusso rigore non dato per fallo su Osimhen.
Nell’ambito della trasmissione ‘Si Gonfia la Rete‘ su Radio CRC, l’ex direttore sportivo del Napoli, Luigi Pavarese, ha espresso le sue opinioni riguardo alla squadra azzurra, attribuendo a Walter Mazzarri la responsabilità per il rigore non concesso.
Pavarese ha sottolineato il ruolo positivo di Mazzarri nel ripristinare la fiducia nella squadra, ma ha anche criticato le decisioni arbitrali che, a suo dire, hanno influenzato negativamente le partite contro l’Inter e il Real Madrid.
Walter Mazzarri ha trasferito alla squadra fiducia riportando la chiesa al centro del villaggio, nel senso che ha rimesso ogni giocatore al proprio posto. Nella gara con l’Inter gli errori arbitrali hanno inciso, ma anche nella gara col Real Madrid hanno inciso”.
Il dirigente ha confrontato il rigore assegnato alla Roma con quello negato al Napoli, affermando che entrambi erano simili, ma ha colpevolizzato Mazzarri per non aver agito come Mourinho avrebbe fatto.
“Il rigore dato alla Roma è sovrapponibile a quello non concesso al Napoli, ma la colpa l’ho attribuita a Mazzarri perché doveva fare come Mourinho. Il Napoli è cresciuto molto grazie agli investimenti e alle intuizioni del presidente. È cresciuto ed ha acquisito rispetto anche a livello europeo. Spalletti e Giuntoli hanno chiesto di andare via ed hanno ottenuto il placet del presidente”.
Infine, Pavarese ha espresso sorpresa per la scelta di De Laurentiis di sostituire Garcia, definendolo il primo allenatore a commettere un errore. Ha menzionato la partenza di membri dello staff tecnico, notando che ciò è avvenuto nonostante Spalletti avesse richiesto la continuità di alcuni di loro quando è arrivato.
“De Laurentiis fidandosi delle sue doti intuitive ha scelto Garcia, ma è il primo allenatore che sbaglia. Lasciare andare via elementi dello staff tecnico mi ha sorpreso anche perché quando arrivò Spalletti, pretese che alcuni elementi dello staff di Sarri restassero per dare continuità. L’obiettivo di questa stagione deve essere la qualificazione alla Champions, ma pensiamo a partita dopo partita perché c’è in ballo anche il passaggio del turno della Champions”.