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Il numero 88 Viene Bandito in Serie A: è razzismo! I cori contro Napoli no

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato che il numero 88 non sarà più permesso sulle maglie della Serie A come parte degli sforzi per combattere l’antisemitismo.

NOTIZIE CALCIO NAPOLI. Il calcio italiano ha fatto un passo importante nella lotta all’antisemitismo. Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, ha annunciato che il numero 88 sarà bandito sui kit della Serie A a partire dalla prossima stagione.

Il numero 88 Bandito in Serie A

L’88, che simbolizza ‘Heil Hitler’ nei circoli neonazisti, è stato oggetto di un divieto come parte degli sforzi per sradicare l’antisemitismo dal calcio italiano. Il provvedimento riguarderà calciatori come Mario Pasalic dell’Atalanta, Toma Basic della Lazio e Mateusz Praszelik dell’Hellas Verona.

Il nostro codice etico ora include un riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo e vieta l’uso di simboli che possano richiamare il nazismo“, ha affermato Piantedosi. “Ci aspettiamo un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche e una risposta proattiva dalle società di calcio.”

Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e per i Giovani, ha accolto positivamente il provvedimento. “Questo è solo l’inizio di un percorso operativo. Ora, il passo successivo sarà lavorare per eliminare completamente il razzismo dagli stadi italiani.”

I cori contro Napoli quando saranno puniti?

Tuttavia, nonostante l’annuncio positivo, il dibattito si è intensificato. Alcuni tifosi e commentatori sostengono che la Serie A dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla discriminazione quotidiana. Ad esempio, i cori offensivi e il comportamento razzista nei confronti dei tifosi del Napoli.

La serie A sembra muoversi solo quando la UEFA chiama, da decenni i tifosi del Napoli e la città partenopea sono vittime in tutti gli stadi d’Italia di cori beceri e offensivi, il giudice sportivo ogni volta propina la solita multa da 10mila euro e tutto ricomincia da capo. Un’offesa nell’offesa, anziché concentrarsi sul numero 88 e ai richiami al nazismo farebbero meglio a lavorare per estirpare il vero razzismo che si annida negli stadi italiani.