Calcio Napoli

Veiga e Cajuste al Napoli: Da Torino gira una bugia su Giuntoli. Spunta una figura che opera nell’ombra

Da Torino raccontano che Veiga e Cajuste sono l’ultimo regalo di Giuntoli al Napoli. In realtà l’acchiappatalenti che opera nell’ombra è Micheli.

Calciomercato Napoli. Le recenti manovre sul mercato del Napoli hanno portato alla ribalta nomi come Gabri Veiga del Celta Vigo e Jens Cajuste, ma dietro queste operazioni c’è una figura chiave che opera dietro le quinte: Maurizio Micheli.

Da Torino, c’è stato un tentativo di attribuire la scoperta di questi talenti a Cristiano Giuntoli, l’ex direttore sportivo del Napoli ora alla Juventus. Tuttavia, non è Giuntoli il principale artefice dietro queste acquisizioni.

Maurizio Micheli: il vero “magician” dietro le stelle del Napoli.

Maurizio Micheli, spesso soprannominato “l’Uomo Invisibile” per la sua naturale inclinazione a rimanere lontano dai riflettori, ha un occhio impeccabile per individuare i talenti. Ha avuto un passato luminoso come capo degli osservatori del Napoli dal 2010 al 2015, e la sua esperienza nel settore si estende ancor prima, avendo lavorato con club come Udinese e Brescia.

Napoli, Veiga e Cajuste c'è la mano di Micheli, il vero talent scout

Da Hamsik a Osimhen c’è la mano di Micheli

Micheli è il capo scouting del Napoli, nonché il principale talent scout del club azzurro. È lui ad aver scovato e segnalato tutti i migliori acquisti degli ultimi anni, creando una rete di osservatori di prim’ordine. Un lavoro certosino, fatto non solo di valutazioni tecniche ma anche caratteriali.

Da Hamsik che portò dal Brescia fino a Kvaratskhelia, passando per le scoperte Kim, Osimhen, Koulibaly e Anguissa, sono tanti i meriti di Micheli. Un profilo sobrio e defilato, lontano dai riflettori, ma fondamentale per le sorti del Napoli.

Mentre Giuntoli e Spalletti hanno lasciato, Micheli è rimasto al suo posto, garantendo continuità nel lavoro di scouting. La sua esperienza e abilità nell’individuare talenti sono risorse preziose per il club azzurro. Mentre altrove ci si affida ad algoritmi, a Napoli c’è un vero maestro con fiuto per i campioni del futuro.