Calcio Napoli

Plusvalenze, la difesa del Napoli: «Transfermarkt non decide i prezzi»

La procura FIGC si è affidata alle valutazioni del sito specializzato, il legale di De Laurentiis smonta l'accusa

Plusvalenze, il Napoli, oggi in aula, passa al contrattacco.  La Procura Figc per la trattativa  Osimhen, ha chiesto 11 mesi di inibizione per De Laurentiis e altri dirigenti azzurri. La richiesta per il Napoli è molto simile a quella per la Juventus che ha decine di operazioni sospette nel mirino della Procura. Dato che ad per Agnelli sono stati chiesti 12 mesi di inibizione.
Al Napoli viene contestata la sola trattativa di Osimhen, che è passato dal Lille al Napoli con l’inserimento di quattro calciatori come contropartite tecniche.

PLUSVALENZE IL NAPOLI TUONA: “TRANSFERMARKT NON DECIDE I PREZZI DEI CALCIATORI”

L’edizione odierna del quotidiano il Mattino, svela la tesi difensiva del Napoli sul caso plusvalenze:

“Oggi tocca alla difesa nel processo relativo alle plusvalenze ritenute fittizie, che nel caso del Napoli sono quelle relative all’acquisto di Victor Osimhen nell’estate 2020. L’accusa è aver «gonfiato» le valutazioni dei giovani inseriti come contropartite tecniche nella trattativa con il Lille. Troppo alta la valutazione data a Manzi, Liguori e Palmieri. I giovani dopo pochi mesi sono passati dalla massima divisione del calcio francese alla serie C italiana o addirittura ai tornei dilettanti”.

LA FIGC SI AFFIDA ALL’ALGORITMO DEL PORTALE TEDESCO

Il Mattino aggiunge ulteriori dettagli: “La linea difensiva del Napoli (guidata come sempre dall’avvocato Mattia Grassani) ruoterà attorno alla impossibilità di quantificare il valore di un calciatore tramite un algoritmo matematico e basta. Sì, perché la Procura federale si è basata sui valori che il portale online Trasfermarkt ha attribuito ai calciatori in esame.

La piattaforma è la più utilizzata dagli addetti ai lavori nel mondo del calcio per raccogliere informazioni statistiche e non solo relative a tutti i calciatori in attività. La piattaforma di database è tedesca ed è stata lanciata nel 2000. Da quel momento in poi ha preso sempre più peso nel mondo del calcio (digitale e non) fino al punto da essere oggi utilizzata dalla Procura federale (che per De Laurentiis ha chiesto 11 mesi di inibizione) per quel che riguarda le valutazione dei calciatori all’interno del processo relativo alle plusvalenze. Ma non c’è solo questo, perché agli atti ci sarebbero anche le dichiarazioni di alcuni ex calciatori del Napoli protagonisti del trasferimento in Francia. «Plusvalenze? Il calcio deve cambiare con delle azioni responsabili»”.