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CORRIERE. Il Napoli rifonda, organico nuovo. Sarà vera rivoluzione.

Il Napoli rifonda. Motivi anagrafici offerte irrinunciabili e desideri di giocare: sarà vera rivoluzione. Dopo il saluto di Reina, l’intero reparto portieri sarà rinnovato Fiumi di denaro per Koulibaly Jorginho e Diawara in Inghilterra?.

LA RIVOLUZIONE: IL NAPOLI RIFONDA L’ORGANICO

Scrive il Corriere dello Sport: se fosse un anno zero, non bisognerà stupirsene: perché ogni ciclo ha un tempo fisiologico, scandito chiaramente dall’anagrafe. Un mercato  ancora tutto da pianificare, ma che comunque vive attraverso le mosse nella penombra.

SALUTO DI REINA

Il primo addio è già abbondantemente annunciato, chiude un’era Pepe Reina (36 fra tre mesi) saluterà (dopo che l’ha fatto ieri sera in una festa privata a Bagnoli, con amici e compagni), il Napoli sceglierà attraverso le indicazioni dell’allenatore l’ultimo estremo baluardo d’una squadra che può essere ritoccata qua e là, in campo ma pure in panchina.

REPARTO PORTIERI

Rafael (28) è in scadenza, Sepe (27) ha il desiderio di giocare, e quindi esiste la possibilità di rinnovare l’intero parco portieri. Le priorità, ovviamente, sono indirizzate sul titolare e le percentuali per la successione si potrebbero anche equamente ripartire tra Leno (26) del Bayer Leverkusen, Perin (26) del Genoa e Rui Patricio (30) dello Sporting Lisbona, tutti sondati – attraverso figure terze – ognuno con le proprie caratteristiche e un gradimento consistente. Resta l’1% libero, dopo la spartizione delle chanches, che va riservato all’immancabile mister X.

KOULIBALY JORGINHO E DIAWARA

La clausola da 28 milioni di euro per l’estero tiene, di fatto, Mertens (31) sul mercato e dall’Inghilterra decollano echi, uno dietro l’altro, dalla Londra dell’Arsenal o dal la Manchester di Mourinho.

Kalidou Koulibaly (26), che de Laurentiis non volle cedere nell’estate scorsa al Chelsea, arrivato a tentarlo con 54 milioni di euro e Diego Costa: stavolta i tabloid rumoreggiano sempre e a ritmo di blues e il rischio di crollare, dinnanzi a certe cifre, appartiene agli umani ma anche ai razionali. Il Napoli un centrale ce l’ha, si chiama Maksimovic (26), è costato venticinque milioni poi è stato costretto ad andare allo Spartak per giocare, però ne piace anche un altro: Clement Lenglet (23 a giugno), gioca a Siviglia, ha una clausola che oscilla intorno ai trenta milioni di euro. E comunque l’Inghilterra vibra, su vari fronti: per Jorginho (26) ci sarebbe derby di Manchester, su Diawara (21 a luglio) ci sono gli occhi del Tottenham e avventurarsi in previsioni non sarebbe cosa buona, né giusta.

ORGANICO NUOVO

Il Napoli orienterà le proprie scelte attraverso idee che ha sviluppato e poi fronteggiando le eventuali emergenze ciò che il mercato costringerà ad affrontare:

un fluidificante, con il congedo di Maggio, sarà indispensabile e Grimaldo (23 a settembre) appartiene a quei profili seducenti già avvicinati.

L’esterno offensivo più accattivante resta Simone Verdi (26 a luglio), per il quale esiste da gennaio un accordo con il Bologna che potrebbe essere scongelato oppure no, dipenderà dal calciatore.

Matteo Politano (25) ad agosto, laterale come Verdi però esclusivamente di destra. Ma sul taccuino di Giuntoli c’è altro: c’è Denis Suarez (24) del Barcellona; c’è Federico Chiesa (21 a ottobre), per il quale De Laurentiis si accomoderebbe in questo istante a (ri)parlare con la Fiorentina.

C’è il russo Golovin (22 a giorni), centrocampista multiuso dello Cska di Mosca, ci sono anche i sampdoriani Torreira (22) e Praet (24) seguiti da un bel po’. E poi chissà! Magari sarà un anno zero…

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