Gli attacchi di De Laurentiis alla UEFA dal Dnipro al Milan sono costati cari al club partenopeo beffato sempre dagli arbitri sul più bello.
Il Napoli esce sconfitto dai quarti di finale di Champions contro il Milan, un risultato doloroso che ricorda la beffarda semifinale di Europa League del 2015. In entrambi i casi gli azzurri partivano come favoriti ma sono stati sconfitti da una realtà diversa e meno piacevole, anche a causa di torti arbitrali subiti.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano la Repubblica‘, c’è un filo conduttore che lega questi due momenti più alti della storia recente della squadra, ovvero la scelta di Aurelio De Laurentiis di tagliare i ponti con i vertici di Fifa e Uefa e di non avere nel suo organigramma dirigenziale una figura di spessore, come invece fa il Milan con Paolo Maldini. Questo ha costretto il tecnico di turno, in questo caso Spalletti, a lottare da solo contro tutto e tutti.
In questo momento, il Napoli, come ha riferito Spalletti, è inconsolabile per l’uscita dalla Champions, ma gli azzurri sono pronti a voltare pagina e a inseguire il loro sogno dello scudetto. Spalletti ha elogiato i suoi giocatori per la loro prestazione e Kvaratskhelia ha chiesto scusa ai tifosi per la sconfitta. Anche il capitano Di Lorenzo è deluso, ma spera di rivivere presto notti come quelle della Champions. Raspadori è orgoglioso della squadra e vuole continuare a inseguire il sogno dello scudetto insieme ai suoi compagni di squadra.
Gli azzurri stanno per cucirsi il tricolore sul petto dopo essere stati in fuga per tutta la stagione, costringendo di fatto i loro avversari alla resa anticipata per manifesta inferiorità. Di corto muso possono vincere solo i club più esperti, potenti e strutturati. Per batterli c’è voluta una cavalcata trionfale e per questo sarà ostica pure la trasferta di domenica sera a Torino contro la Juve. L’ultimo ostacolo alto prima della festa.