Serie A e Coppe Europee, così come gli altri campionati nazionali, sono bloccati ma c’è la volontà di Lega, Figc e Uefa di far terminare le competizioni.
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Attualmente la data più gettonata per far ricominciare la Serie A è il 1 giugno. Questa è la linea che si sta delineando in Lega e Figc, portata avanti soprattutto dal presidente della Juventus Andrea Agnelli e non solo. L’indiscrezione è stata rilanciata non solo dal Corriere dello Sport, ma anche da Kiss Kiss Napoli che parla di una Serie A pronta a ripartire il primo giorno di giugno. Da quel momento in poi ci sarebbero circa 45 giorni per terminare il campionato nazionale.
In questo contesto si pensa anche ad una ripresa delle Coppe Europee. La Uefa lo vuole fortemente e si parla di una ripresa delle competizioni il 15 luglio, con un termine fissato per il 30 luglio. Così tutti i tornei sarebbero portati a termine.
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Il problema dei contratti
Ovviamente per far terminare la Serie A il 15 luglio e le Coppe Europee il 30 luglio, ci sarà la necessità di spostare in qualche modo la scadenza dei contratti dei calciatori. Tutti i rapporti si esauriscono il 30 giugno. Quindi bisogna trovare il modo di prolungare i contratti, soprattutto per coloro che sono in scadenza come ad esempio Josè Callejon e Dries Mertens. Una soluzione non facile da trovare, ma in estrema emergenza un escamotage si può trovare. Intanto tiene banco in questi giorni anche la possibile riduzione degli stipendi dei calciatori, che al momento sono inattivi ma non per loro volontà. Si discute a livello europeo di una riduzione degli ingaggi per salvare le società che stanno perdendo milioni di introiti a causa del coronavirus. Anche da questo punto di vista ci sono pochissime certezze, ma i presidenti di Serie A e non solo ci stanno lavorando.