Calcio Napoli

Giuntoli tifa Juve da bambino. Il racconto farlocco della stampa del nord

Giuntoli ha sempre tifato Juve, lo zio, il padre, il cane di casa pure era bianconero, la stampa del nord come al solito ci regala racconti farlocchi.

NOTIZIE CALCIO NAPOLI.  Cristiano Giuntoli, dopo otto anni al Napoli, si unisce alla Juventus. La stampa nazionale celebra il suo arrivo, ma è davvero un eroe juventino nel DNA?

Cristiano Giuntoli ha firmato un contratto quinquennale con la Juventus, valido fino al 2028, e avrà il compito di ricostruire la squadra bianconera. In otto anni di Napoli, il DS è stato nominato dalla stampa nazionale solo per qualche acquisto, piccoli trafiletti che ne ricordavano ai tifosi nome e cognome e nulla di più. Appena è passato alla Juventus è diventato un top player assoluto. Il solito racconto di propaganda che non incanta più nessuno.

La Gazzetta dello Sport racconta che,  “Giuntoli aveva anche altre offerte – dal Tottenham al Manchester United – e traslocare in Premier avrebbe reso più semplice anche la separazione anticipata da Aurelio De Laurentiis. Invece l’architetto del miracolo Carpi – condotto dalla Serie D alla A -, e dell’ultimo scudetto del Napoli ha voluto a tutti i costi la Juventus.  La missione di Giuntoli è cominciata da una settimana. Un minuto dopo il divorzio ufficiale dal Napoli, arrivato dopo 8 stagioni, il dirigente toscano si è immerso nella nuova avventura. Un’esperienza voluta fortemente e sognata fin da bambino, quando si immaginava con la maglia bianconera dell’idolo Platini.

TuttoSport supera tutti intervistando lo zio  Raffaello Giuntoli : “Lavorerà 20 ore al giorno, ma un’occhiata al Tour de France la darà. In casa siamo cresciuti a pane, calcio e ciclismo di contorno. Quella di calcio si chiamava Fulgor, io e mio fratello Tiziano eravamo amministratori, direttori sportivi… tuttofare”.

Uno degli allenatori regalò a Cristiano il primo paio di scarpe da calcio. Ha sempre avuto una passione straordinaria fin da bambino. Per il calcio e per la Juve: mio fratello Tiziano, suo padre, era il punto di riferimento di tutti gli juventini del paese”.

Insomma, De Laurentiis ha lavorato per otto anni fianco a fianco con uno Juventino doc e non se ne è mai accorto? Siamo abituati ai racconti farlocchi della stampa settentrionale alla quale regaliamo solo una grassa risata, c’è chi vince scudetti surclassando tutti e chi invece patteggia e rischia le coppe ma si accontenta di denigrare gli altri.

Il racconto dell’ex Napoli: “Giuntoli mi chiamò pezzo di m***a e mi colpì in faccia”

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