Piotr Zielinski in questo inizio di stagione ha preso per mano il Napoli di Luciano Spalletti. Il polacco ha dimostrato continuità di rendimento nelle partite disputate ed è proprio questo aspetto che bisogna monitorare. Perché sulla qualità e a classe di Zielinski non si discute, ma negli anni non ha mai fatto un campionato intero ad alti livelli. Ora sembra più cosciente, mentalmente più pronto e più leader della situazione. Una maturazione che è cominciato forse già nel periodo di Gattuso, quando si prendeva più volte la responsabilità di andare a parlare in situazioni difficili.
Evoluzione Zielinski, la mossa di Spalletti.
L’upgrade di Zielinski viene raccontato da Gazzetta dello Sport che scrive: “La qualità al centro. Si può riassumere così l’idea di calcio di Luciano Spalletti che da sempre ama due tipi di calciatori, i registi e gli incursori. Alla Roma, però, trasformò una mezzala in un trequartista d’assalto (Perrotta), a Napoli ha riconvertito Zielinski nel suo ruolo originario facendogli fare un passo indietro rispetto alla passata stagione quando il polacco agiva dietro la punta. Il Napoli palleggia e accelera, se ci pensate bene sono le due cose che Piotr sa fare meglio ed allora è del tutto normale che sia lui il giocatore fulcro di questo splendido inizio di stagione della formazione azzurra che sabato si prepara ad affrontare il Torino. Zielinski a centrocampo non è certamente una novità, visto che anche ad Empoli era stato impostato così dopo essere approdato ad Udine con la fama del classico “dieci”. Zielinski però insieme a Lobotka e Anguissa è uno Zielinski mai visto prima perché questa mediana è inedita nonostante i tre fossero già a Napoli insieme lo scorso anno. Scacciato il fantasma di Fabian Ruiz, che troppo spesso impediva in pratica a Zielinski di calpestare le zolle a lui più gradite“.