Il Napoli che pareggia con l’Inter decide di non giocare l’ultima punizione, utile per lanciare un palle in area di rigore. Sul punto di battuta c’è Ounas, che preferisce però alleggerire all’indietro. Non si capisce ancora oggi il motivo della decisione di non giocarsi l’ultima possibile. Una soluzione che ha fatto arrabbiare anche Luciano Spalletti. Gli azzurri, nonostante il pareggio con l’Inter, restano ancora in corsa per lo scudetto anche se i nerazzurri hanno una partita da recuperare. Inoltre il pareggio della Juventus con l’Atalanta tiene a freno anche le inseguitrici. Eppure quella mancata voglia di osare con l’Inter lascia ancora l’amaro in bocca dei tifosi azzurri.
Napoli-Inter: il mistero della punizione non calciata
Gazzetta dello Sport intuisce un problema di mentalità dietro la decisione di Ounas non lanciare palla al centro. L’algerino preferisce scaricare dietro su Lobotka, che la manda poi a Mario Rui. Il terzino portoghese la spedisce di nuovo allo slovacco che calcia a centro area ma senza convinzione, tanto che diventa un passaggio per Handanovic. “E l’arbitro fischia la fine senza che gli azzurri abbiano provato l’ultimo assalto. Ora non è che da quell’azione sarebbe sicuramente scaturito un pericolo, ma è come se su quella punizione la squadra mentalmente si sia detta: «È finita, abbiamo pareggiato». Invece di pensare: «Proviamoci anche su quest’ultima palla con tutto quello che abbiamo in corpo»“.