Galeone confida che Maradona lo voleva infatti gli mandò lo champagne al tavolo. Poi Bianchi non si dimise e saltò tutto
Giovanni Galeone, ex allenatore, si è lasciato andare ad una lunga intervista sulle pagine di TuttoSport. Nel 1997-98 l’ex tecnico e Allegri condivisero l’avventura a Napoli che però finì male, con la retrocessione. “Lì ho sbagliato io. Ebbi la presunzione di poter fare meglio di un grande allenatore che aveva dato le dimissioni. E se Carletto Mazzone dà le dimissioni vuol dire che c’è poco da fare. Dopo di me però sono andati a Napoli Ulivieri, Mondonico, Zeman e anche loro – uno diverso dall’altro – non hanno ottenuto risultati: vuol dire che c’era qualche problema di base. Max ha cercato di dare quello che poteva, ma non eravamo molto bravi dai… Ho sbagliato io, mi sono fatto prendere dalla voglia di andare a Napoli, sono napoletano: mi spiace ancora oggi”.
Galeone ammette che sbagliò lui in passato perché era difficile salvare il Napoli
Poi ha proseguito: “C’ero andato vicino in passato quando mi voleva Maradona… Lo avevo incontrato per caso a ristorante e mi aveva mandato lo Champagne al tavolo, aveva detto: lei deve essere il mio allenatore, lei deve venire con me. I giocatori fecero il famoso comunicato, ma Ottavio Bianchi non si dimise e la squadra fu rivoluzionata. Ho sfiorato l’occasione…”.
“Poi anche l’Inter, Moratti voleva prendermi. Ci sono andato vicino. Ho la curiosità di sapere cosa avrei potuto fare in una grande squadra… C’è chi dice che è difficile allenare i grandi campioni, ma quei pochi che ho avuto, beh… Vi assicuro che era la cosa più facile del mondo: allenare Causio, allenare Zico, allenare Leo Junior, Candela… E’ stato un enorme piacere. Il problema è allenare quelli che pensano di essere campioni, loro sì che sono un problema..”, ha sottolineato Galeone.