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Foto – Foce Agnena inquinata, controlli nella notte: attesi i risultati

La foto della foce dell’Agnena che inquina il mare tra Castel Volturno e Mondragone sta facendo il giro del web e suscita numerose reazioni.

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Il mondo della politica e delle associazioni sta dibattendo in queste ore sulla foto della Foce dell’Agnena (di cui vi proponiamo anche un’altra prospettiva). Il mare inquinato dagli sversamenti che provengono dal canale inquinato hanno fatto scattare numerosi controlli nella serata di ieri, come sottolineato anche dal sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella che sui social ha scritto: “In tarda serata sono giunti sul posto uomini dell’Arpac, che alla presenza del comandante Riccio della Capitaneria di Porto di Castel Volturno e della Guardia costiera di Mondragone alle 23 hanno eseguito i prelievi delle acque putride del canale e nel giro di pochi giorni dovremmo conoscere i risultati delle analisi”. Ma in giornata non solo la foce dell’Agnena è apparsa inquinata, ma pure il Sarno ed i Regi Lagni.

Foto Foce Agnena – interviene il Wwf

Anche il Wwf ha fatto sentire la propria voce sulla questione inquinamento con il coordinatore regionale della vigilanza volontaria per la Campania, Alessandro Gatto che ha detto:

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Prima il fiume Sarno, poi i Regi Lagni ed infine il fiume Agnena si sono tinti dei colori tipici del peggiore inquinamento e gli odori nauseabondi, per esempio alla foce dell’Agnena, tra Castel Volturno e Mondragone, sono insopportabili.  Abbiamo seguito a distanza (perché siamo ancora costretti a stare a casa per il rispetto del lockdown) le operazioni della Guardia Costiera e dei tecnici dell’Arpac che si sono recati alla foce dell’Agnena. Il WWF – dice Gatto commentando la foto della Foce dell’Agnena – è pronto a scendere in campo sia con le proprie guardie volontarie, appena riceviamo le dovute autorizzazioni dalle Autorità, sia nella costituzione di parte civile nei processi contro i criminali che hanno prodotto questi disastri ambientali in così poco tempo. C’è da evidenziare che sicuramente si tratta, in tutti i casi di inquinamento del Sarno, dei Regi Lagni e dell’Agnena, di attività di aziende che non rispettano la legge, sia per la quantità di liquami, sia per la rapidità di sversamento degli stessi. Quindi siamo di fronte a reati ambientali molto gravi. Purtroppo è successo proprio quello che temevamo: il ritorno alla “normalità” avrebbe avuto conseguenze disastrose per l’ambiente.

Inquinamento del mare – Interviene Zinzi

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Regionale Gianpiero Zinzi presidente della commissione speciale Terra dei Fuochi. che ha fatto sapere come i campionamenti sino terminati intorno alla mezzanotte di ieri. “La puzza avvertita in giornata già non si sentiva quasi più” ha sottolineato Zinzi che aggiunge: “Dalle prime valutazione sembra che lo sversamento possa essere iniziato già martedì. In attesa – conclude – resta l’ipotesi di un inquinamento puntuale, non prolungato nel tempo e non in atto da ieri, di letame stoccato da qualche allevamento”.

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