Enrico Fedele non crede alla sfortuna del Napoli, nel senso più puro del termine. Il procuratore dei fratelli Cannavaro, ai microfoni di Radio Marte bacchetta Ancelotti e smonta l’alibi della sorte avversa agli azzurri.
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“La componente sfortuna c’è, per il Napoli? Sicuramente sì. Ma anche la fortuna la ottieni perché la cerchi. Al tempo stesso, la componente sfortuna non può essere un alibi e deve farti capire che ci sono delle deficienze”.
“Quale la maggiore deficienza del Napoli? Giocare con un certo modulo e usare due piccoletti in attacco nel primo tempo. Pur subendo il Lecce per venti minuti, la qualità del singolo ha vinto; ma col Cagliari era diverso.
Non bisogna guardare al match singolo, ma in prospettiva. E domandarsi: la squadra può davvero reggere con questa caratteristica offensiva?”.
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Fedele aggiunge: “Il Napoli paga un peccato originale: è una squadra fin troppo votata alla fase offensiva e, di conseguenza, si scopre davvero tanto in quella difensiva, esponendosi al contropiede avversario, specie sui calci d’angolo: è un qualcosa che non dovrebbe accadere”
“Il Napoli ha una rosa molto ricca, ma con molti doppioni, triploni e quadriploni, mentre manca un allenatore in campo. Hirving Lozano dovrebbe giocare accanto a Fernando Llorenteo Arek Milik, e non sempre con l’altro piccoletto.
Dries Mertens? Il problema è un altro: i numeri non contano, ma le caratteristiche sì. Quando hai molti esterni, come li fai giocare? gli cambi ruolo e li fai diventare attaccanti che non sono”,