Rassegna Stampa

CORSPORT – De Laurentiis rivoluziona il Napoli: rottura totale con Giuntoli

Il presidente del Napoli sta cambiando gli uomini della sua società

Aurelio De Laurentiis rivoluziona il Napoli. Secondo quanto scrive Corriere dello Sport ci sono dei cambiamenti all’interno della società che fanno capire come il patron della SSCN ha deciso di riprendersi le redini del gioco, facendo dei cambiamenti sostanziali. L’amministratore delegato Andrea Chiavelli resta al suo posto, difficilmente sarà sostituito, mentre il direttore amministrativo, Antonio Sarracino, è andato “in scadenza di contratto e ha salutato; ma anche a bordo campo si sono registrati avvicendamenti e il ritorno a nove anni di distanza di Giuseppe Santoro, lo scopritore di Insigne, divenuto il team manager al posto di Matteo Scala, è l’ennesimo segnale di una restaurazione che non è di facciata” scrive Corriere dello Sport.

De Laurentiis-Giuntoli separati in casa

Il quotidiano sportivo mette in evidenza anche un altro aspetto della rivoluzione di De Laurentiis a Napoli. “É da gennaio scorso, la sera di Verona-Napoli, che tra De Laurentiis e Giuntoli c’è una distanza siderale irrecuperabile e il contratto da un milione e ducentomila euro (fino al 2024) del direttore sportivo è  l’ultimo laccio, però tutt’altro che esile, a tenerli uniti”.

In pratica il mercato del Napoli non lo gestisce più il direttore sportivo Giuntoli, ma è “ispirato da via XXIV Maggio, a Roma, dove una volta si allestivano cinepanettoni e adesso si costruisce un’idea che possa fronteggiare questa crisi che comporterà sacrifici a cui De Laurentiis ha già indirizzato: “Forse non basterà cedere soltanto un calciatore tra quelli importanti”. La rivoluzione di De Laurentiis a Napoli c’è stata anche sull’autoproduzione della maglie, con gli azzurri che hanno accordi con Armani e Onis Swiss per la produzione con Valentina De Laurentiis, figlia del patron, schierata in prima linea. “Pure le strategie più ampie sono state influenzate dall’alto e il desiderio di prodursi in proprio la divisa sociale ha alimentato un contraddittorio interno anche con Alessandro Formisano, il capo dell’area marketing.