Le critiche del professore Clemente a De Laurentiis svelano tensioni interne. Una stagione turbolenta sotto la lente dell’analisi.
La stagione del Napoli si presenta come un capitolo oscuro e pieno di incertezze, e il presidente Aurelio De Laurentiis è finito nel mirino della critica per le sue recenti dichiarazioni che hanno sollevato non poche polemiche tra i tifosi azzurri.
Il professor Guido Clemente, noto sostenitore del Napoli e docente a San Luca, ha espresso il suo dissenso in modo inequivocabile durante un’intervista rilasciata a Radio Napoli Centrale. Clemente ha analizzato la difficile situazione della squadra azzurra, sottolineando la mancanza di fiducia, il kairos che sembra aver abbandonato il Napoli e la necessità di rispettare le regole per ottenere risultati più positivi.
“Lo dico da sempre, ci vogliono tre cose: una squadra che giochi bene e ce l’abbiamo poco perché abbiamo perso fiducia; ci vuole il kairos e ci ha lasciato; il rispetto delle regole, per finire, perché avremmo mediamente 5/6 punti in più e Juventus e Inter 5/6 in meno. L’anno scorso non c’era competizione”.
Il professor Clemente e la critica ad Aurelio De Laurentiis
Tuttavia, è sul presidente De Laurentiis che il professor Clemente ha concentrato le sue critiche più accese, definendo “impresentabile” l’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Nelle sue dichiarazioni, De Laurentiis ha fatto una buffonata secondo il professore, quando ha affermato che avrebbe dovuto licenziare Garcia già alla presentazione. Un attacco diretto al patron che ha suscitato sconcerto tra i tifosi.
Il professor Clemente ha evidenziato la mancanza di riconoscenza e sensibilità da parte del presidente azzurro, puntando il dito contro la gestione del contratto di Zielinski, uno dei talenti chiave della squadra.
“De Laurentiis? L’intervista fatta al Corriere dello Sport è impresentabile per quanto ha detto. È una buffonata quando ha detto che avrebbe dovuto licenziare Garcia già alla presentazione. Zielinski all’Inter? Perché quell’elegantone non gli ha offerto un rinnovo come si doveva al più forte centrocampista che c’è in Italia. È mancanza di riconoscenza e sensibilità”.