De Laurentiis fa il punto sul Napoli tra campo e mercato: obiettivo rinforzare la difesa a gennaio. Ammette: “Dopo lo scudetto volevo Thiago Motta, non Garcia”.
In una lunga e dettagliata intervista concessa a Il Corriere dello Sport, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha offerto un’analisi approfondita sulle prospettive future del club, toccando vari argomenti che vanno dalla gestione della squadra alle strategie di mercato. Ecco i punti salienti dell’intervista.
De Laurentiis su Garcia e la scelta degli allenatori
De Laurentiis ha espresso apertamente i suoi pensieri sulla gestione tecnica, in particolare riguardo l’ex allenatore Rudi Garcia: “Il primo che ho contattato è stato Thiago Motta. Non è che ci avessi visto male, eh? Ma lui non se l’è sentita. Perché sai cos’è? Tu vieni a prendere l’eredità di uno che ha vinto lo scudetto in quel modo.
E se mi va male, ha pensato, io che cosa faccio? Che poi è la stessa cosa che avrà pensato Spalletti. Avrà detto: io esco da eroe da questa città. Ma chi me lo fa fare a rimettermi in gioco? Poi sono andato su Luis Enrique. Lui ha fatto venire a Napoli i suoi, mi ha tenuto tre giorni fermo, chiedendomi tantissimi soldi. Avevamo anche trovato un quasi accordo, ma poi ha detto di no, perché ambiva a guadagnare ancora di più.
Ed è stata la volta di Nagelsmann. Ne ho consultati cinque o sei, non di più. Ma ho detto quaranta come boutade, per mischiare le carte. E alla fine sono arrivato su Garcia. Che in Italia aveva fatto due secondi posti con spogliatoi turbolenti, pieni di giocatori di grande livello.
Il giorno che l’ho presentato a Capodimonte. Avrei dovuto fare un coup de théatre e dire: ve l’ho presentato, però adesso se ne va. Perché uno che arriva e dice: io non conosco il Napoli, non ho mai visto una partita… Avrei dovuto capire. E invece l’ho preso a ridere.
Il fatto è che l’ha ripetuto altre volte. Sarebbe bastato che praticasse lo stesso calcio di Spalletti. Invece ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto, per chiamarne uno che… Me l’avevano detto: questo t’imballa i giocatori. Sono dovuto restare a Castel Volturno da mattina a sera”.
Le Sfide del Mercato e la Ricerca di Difensori
Ma qualcosa se la rimprovera rispetto alle scelte di mercato? “Le proposte sono venute, quest’anno come in passato, da Maurizio Micheli. Talvolta ci prendi, altre volte no. Sai quanti giocatori sbagliati ha preso Giuntoli? Il famoso signor Kvara, per dirne una, è una segnalazione giunta a mio figlio Edoardo, da lui a Micheli e da Micheli a Giuntoli.
Prima del covid ci chiesero trenta milioni, l’anno dopo l’abbiamo preso a undici. Certo, Natan è giovane e viene dal Brasile in un ruolo difficile. Poi magari gli capita di dover giocare da esterno, insomma diamo tempo al tempo. Anche quando prendemmo Kim nessuno lo conosceva» Ma si fece conoscere presto in un modo diverso, converrà? i difensori centrali sono i più difficili da trovare”.
De Laurentiis sui rinnovi: Zielinski e Osimhen
Parlando delle trattative in corso, De Laurentiis ha fornito aggiornamenti su due giocatori chiave: “Per quanto riguarda Zielinski, stiamo discutendo. Lui ha detto che voleva rimanere a Napoli tutta la vita. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo che, essendo un polacco, del sole e del mare gli interessa fino a un certo punto. Forse è abituato maggiormente a certe nebbie.”
Riguardo a Osimhen, ha aggiunto: “Siamo vicini a concludere. Ho promesso che ci saremmo arrivati e manteniamo la parola.”
Focus sul Bilancio Economico e gli Investimenti
Il presidente ha poi evidenziato la solidità finanziaria del club: “Quest’anno abbiamo chiuso il bilancio con un utile di 80 milioni e una riserva di 154 milioni. Questo ci pone in una posizione di forza per futuri investimenti e per la gestione sostenibile del club.”
Progetti Futuri e Strategie di Mercato
De Laurentiis ha delineato i piani per il futuro, con un occhio di riguardo al mercato: “Stiamo guardando a rinforzare la squadra in più aree. Ci serve un difensore centrale e un terzino destro come alternativa a Di Lorenzo. Inoltre, stiamo valutando l’acquisto di uno o due centrocampisti.”