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Caso Osimhen Napoli e scandalo plusvalenze Juventus: le differenze

Confronto tra il caso Osimhen del Napoli e lo scandalo plusvalenze della Juventus. Analisi delle differenze finanziarie e implicazioni nel calcio.

NOTIZIE CALCIO NAPOLI. Napoli e Juventus, due club di calcio di prestigio in Serie A, si trovano entrambi al centro di controversie finanziarie, ma le differenze tra i casi Osimhen e il passato scandalo plusvalenze della Juventus sono notevoli. L’edizione odierna del Corriere della Sera offre un’analisi dettagliata, evidenziando che il presunto falso in bilancio del Napoli è ben distante dallo scandalo che ha coinvolto la Juventus nella scorsa stagione.

Lo scandalo delle plusvalenze che ha colpito la Juventus nella passata stagione è stato caratterizzato da un ricorso sistematico al sistema delle plusvalenze, una pratica che ha comportato una penalizzazione di 10 punti in classifica e l’esclusione dalle competizioni europee per una stagione, come deciso dalla UEFA.

“È opportuno però effettuare una doverosa precisazione rispetto alla situazione ben più complessa in cui rimase coinvolta la società bianconera. Alla Juve fu contestato infatti il ricorso sistematico al sistema delle plusvalenze, condizione che la portò alla penalizzazione di 10 punti in classifica oltreché all’esclusione dalle coppe europee per una stagione, decisa poi dalla Uefa”

Al contrario, il Napoli è al centro di un’inchiesta per una sola operazione sospetta, anche se di considerevole entità. Inoltre, una distinzione chiave è che il club campano non è una società quotata in Borsa, a differenza della Juventus. Questo aspetto rende la situazione meno impattante dal punto di vista delle implicazioni finanziarie e delle normative borsistiche.

“In questo caso invece il Napoli è sotto inchiesta per una sola operazione sospetta, sebbene onerosa. Inoltre il club campano al contrario della Juventus non è una società quotata in Borsa. Peraltro nelle carte a disposizione degli inquirenti non ci sarebbero intercettazioni telefoniche ma solo deposizioni dei calciatori coinvolti. Di certo la vicenda non costituisce il miglior viatico per un girone di ritorno di rilancio”,

Secondo il Corriere della Sera, le carte a disposizione degli inquirenti nel caso del Napoli non contengono intercettazioni telefoniche, ma si basano principalmente sulle deposizioni dei calciatori coinvolti. Questo elemento, se confermato, potrebbe differenziare ulteriormente il caso Napoli da quello della Juventus, il cui scandalo aveva coinvolto una serie di documenti compromettenti.