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Buongiorno inizia la sua avventura con il Napoli: “Orgoglioso di poter indossare questa maglia”

Buongiorno ha espresso il suo orgoglio per la nuova sfida con la maglia del Napoli e ha dedicato un affettuoso addio ai tifosi granata.

Alessandro Buongiorno, il difensore italiano appena acquistato dal Napoli, ha ufficialmente dato inizio alla sua nuova avventura con i partenopei. Dopo l’annuncio del trasferimento attraverso il profilo di Aurelio De Laurentiis su X (ex Twitter), Buongiorno ha voluto rivolgere un messaggio personale ai tifosi del Napoli. In un video emozionante, ha dichiarato: “Ciao, ragazzi! Sono orgoglioso di poter indossare questa maglia. Non vedo l’ora di incontrarvi a Castel di Sangro. Un abbraccio a tutti, forza Napoli!”.

Il saluto al Torino

Buongiorno, che ha lasciato il Torino dopo una carriera di 17 anni con la squadra granata, ha inoltre dedicato un toccante saluto ai suoi ex tifosi. In una lettera aperta, il difensore ha ripercorso il suo viaggio calcistico con il Torino, iniziato quando il suo mentore, Silvano Benedetti, lo incoraggiò a unirsi al club. “Mai scelta fu più giusta”, ha scritto Buongiorno, riflettendo sul suo lungo percorso di crescita sia come calciatore che come uomo.

Il difensore ha sottolineato i momenti significativi della sua carriera, inclusa la soddisfazione di indossare la fascia da capitano e di onorare i nomi dei caduti di Superga, due esperienze che considera “impressi nella mente e nel cuore”. Ha espresso gratitudine a tutti i tifosi, al presidente Urbano Cairo, al direttore sportivo Davide Vagnati e a tutto il personale del club granata, evidenziando l’importanza del loro supporto e della loro amicizia.

In chiusura, Buongiorno ha annunciato la sua decisione di iniziare una nuova fase della sua carriera con il Napoli, pur mantenendo un legame speciale con Torino. “Vi vorrò sempre bene, e spero che anche Voi continuiate a volermene. Torino è la mia città e lo sarà sempre”, ha concluso il difensore.

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Di seguito il suo pensiero completo:

“Guardo all’insù, chiudo gli occhi e ripenso all’inizio, al giorno in cui Silvano Benedetti mi consiglia di lasciare la squadra sotto casa, dove giocavano tutti i miei amici, per provare a entrare nella famiglia del TORO.

Mai scelta fu più giusta.

Da quel momento ho iniziato un percorso durato 17 anni.

Un cammino pieno di emozioni, di gioia, di felicità ma anche di lacrime versate e delusioni che mi hanno permesso di crescere e di formarmi come uomo ancor prima che come calciatore.

Se mi guardo indietro, mi sento un privilegiato, e percepisco di aver avuto la forza di affrontare ogni singolo istante con il massimo dell’impegno ma soprattutto con il cuore e con gli occhi di un ragazzo come tanti che stava provando ad inseguire il proprio sogno. Ho cercato di migliorarmi quotidianamente, di rispettare tutti il più possibile e di seguire fino in fondo la mia testa e ciò che sentivo dentro di me.

In questo modo sono riuscito a realizzare ben due sogni: giocare e indossare la fascia da capitano della squadra della mia città, per cui ho sempre tifato fin da bambino. E poi quello di leggere i nomi dei caduti di Superga. Un onore.

Questi due momenti rimarranno per sempre impressi nella mia mente e dentro il mio cuore. Sicuramente non potrò mai dimenticare i ricordi delle partite giocate, dell’amore della gente, dei compagni, e degli allenatori che ho avuto.

Insieme ai loro staff, persone splendide, che mi hanno insegnato tanto e reso una persona migliore.

Vorrei dire un’immenso GRAZIE a tutti i tifosi. Mi avete fatto sentire il vostro supporto, il vostro attaccamento e la vostra passione. Mi sono sentito a casa, in una grande famiglia. Mi avete preso per mano e fatto crescere. Vorrei dire GRAZIE al presidente Cairo, al direttore Vagnati, a tutta la società per il supporto.

Infine vorrei dire GRAZIE a tutti i medici, fisioterapisti, magazzinieri e a tutte le persone che lavorano per il Toro; siete diventati amici.

Ora, per me, è arrivato il momento di prendere un’altra strada a livello professionale.

Vi vorrò sempre bene, e spero che anche Voi continuiate a volermene. Torino è la mia città e lo sarà sempre”.