I tifosi dei Rangers regalano una coreografia da brividi per la regina Elisabetta, ma a fine partita lanciano oggetti sui calciatori del Napoli.
Rangers-Napoli, Pino Taormina, inviato de il Mattino al seguito della squadra di Spalletti, racconta quanto è accaduto sugli spalti di Ibrox prima e dopo la partita.
COREOGRAFIA PER LA REGINA ELISABETTA
I brividi dietro la schiena. In 50mila hanno intonato l’inno “God save the Queen” le cui note vengono suonate nello stadio, al termine del minuto di raccoglimento. Uno stadio intero, 50mila persone che prima sono rimasti in un silenzio religioso e poi sono esplosi in un canto emozionante. Un boato. È la prima partita in Scozia dopo la morte della Regina Elisabetta.
Ibrox, la tana piena di mattoncini rossi che all’interno sembra un vecchio albergo stile vittoriano, ieri sera tutto è stato eccezionale. Il lutto per la morte di Sua Maestà non impedisce durante il riscaldamento di far rimbombare la solita tradizionale (spesso insopportabile) musica che accompagna il pre-gara. Tenendo conto delle dirette no-stop della Bbc e della tv scozzese fino a poche ore prima, un piccolo paradosso. Lo spettacolo, però, va avanti. I poliziotti, in ogni caso, sono numerosi, alcuni anche a cavallo secondo la tradizione british. Qui non c’è mai fretta di arrivare in anticipo: i posti sono numerati ovunque e in un batter baleno gli spalti si gremiscono. La folla resta all’esterno, a godersi la birra che ovunque viene offerta anche a prezzi piuttosto contenuti.
COMINCIA RANGERS-NAPOLI
Piano piano che la gara sta per avere inizio, eccoli che iniziano a rumoreggiare, a incitare, a mostrare e far ondeggiare le loro sciarpe. Appena lo speaker inizia a recitare la formazione dei Rangers, eccoli le urla e gli applausi. Di tutti. Prima, quando recitava quella del Napoli, nessun fischio, nessun ululato, né altro. Poi spunta la coreografia gigantesca, con i colori dell’Union Jack e il simbolo della Scozia in nero a simboleggiare il dolore per la scomparsa della sovrana. Amatissima pure qui, nonostante questa terra sia quella che più di tutte ha voglia di andarsene via da Londra.
Tifosi Rangers tentano di aggredire i calciatori del Napoli, fermati dagli steward – VIDEO
La musichetta di Champions non c’è ed è la prima volta. Anche se i dirigenti dell’Uefa così d’accordo non erano. Si sa come sono gli uomini di Nyon, assai rigidi quando si tratta di cambiare il protocollo: i Rangers però sono irremovibili. Pare che persino i vertici della federazione scozzese sono dovuti intervenire per mettere un punto fermo. Non c’è neppure il maxi-logo che campeggia sempre al centro del campo e che poi i bambini fanno ondeggiare. Nulla di questi rituali da Champions. Ma l’atmosfera è elettrizzante ed emozionate. 50mila spettatori sono assiepati sulle tribune. A fine po
A fine partita alcuni scalmanati che alla fine hanno insultato Kvara e gli altri azzurri in festa. Tenuti a fatica dagli steward e dal cordone di sicurezza. Qualcuno ha tentato il contatto fisico mentre in campo volavano oggetti.