Le Interviste

Bagni: “Kvaratskhelia capolavoro, ecco perché Spalletti lo bacchetta. Lobotka trasformato”

Salvatore Bagni analizza il mercato del Napoli, esalta Kvaratkshelia ma anche Lobotka che forma un trio perfetto con Zielinski e Anguissa. Una lunga intervista quella di Bagni a Corriere dello Sport, in cui si parla anche di Kim e dei grandi timori che l’ex centrocampista azzurra aveva dopo gli addii di giocatori come Mertens, Ospina, Insigne e Koulibaly.

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Bagni: “Kvaratskhelia, qualità enormi”

  • Il vero capolavoro di Giuntoli si chiama Kvaratskhelia
    Lo vidi la prima volta a 15 anni in un raggruppamento europeo in Under 17. Non avevo dubbi sulle sue qualità, l’unica perplessità era sull’eredità di Insigne che poteva essere pesante. Invece Kvara ha personalità e sfrontatezza e Spalletti quando lo ‘bacchetta’ in pubblico lo fa solo per il suo bene, per la sua crescita. Avendo 21 anni è facile illudersi e credere di essere già arrivati, anche se lui non mi sembra il tipo, è un ragazzo molto serio, con la testa è sempre sul pezzo, concentrato, sicuro. Il Napoli a Milano ha vinto grazie alle sue giocate“.
  • Restando sui singoli: si dovrebbe parlare di tutti, ma Lobotka merita qualche riga in più.
    Un po’ in lui mi rivedo, anche Marchesi da mediano mi offrì un’altra vita. Spalletti ha subito avuto fiducia in lui e lo ha trasformato nel giro di un anno e mezzo. Sta dimostrando di essere da grande squadra come il Napoli. Ha i tempi della giocata, non gli togli mai palla, è sicuro di sé“.
  • Zielinski e Anguissa sono validi alleati.
    “Insieme sono perfetti, si ompletano. Zielinski è la qualità fatta persona, sembra abbia un altro entusiasmo quest’anno. Anguissa ha una serenità d’animo impressionante, gli inglesi non lo hanno capito come Tomori. Entrambi sono diventati top in Italia. Per le qualità che ha, mi meraviglia abbia segnato così poco, ora si sta avvicinando di più alla porta. Non gli manca nulla”.
  • A inizio stagione, Spalletti sottolineava la differenza di personalità e carisma tra la vecchia rosa e quella attuale.
    Tutto vero, ma la mancanza di personalità il Napoli la sta comando con entusiasmo e spensieratezza grazie a una rosa giovane di ragazzi motivati. Il Napoli è diventato squadra subito, c’è unione, vedo un gruppo compatto, anche nelle difficoltà. Si soffre e si vince tutti insieme, i giocatori si aiutano come nel finale di partita a MIlano, complimenti a Spalletti per come li sta allenando e Giuntoli per averli presi“.