Juve-Napoli, il direttore della ASL di Torino demanda ogni decisione sulla partita dell’Allianz Stadium al dipartimento di prevenzione.
Juve-Napoli, si gioca o non si gioca? dopo l’ultimo giro di tamponi la partita dell’Allianz stadium in programma questa sera sembra fortemente in bilico. Ad aggravare la situazione arrivano le decisioni pilatesche degli organismi deputati, nella fattispecie le ASL.
Dopo le “non-decisioni” della ASL di Napoli, arriva l’ennesimo ping -pong da parte della ASL di Torino che rimbalza la patata bollente al dipartimento di prevenzione, come ha spiegato il direttore della stessa ASL di Torino, Carlo Picco, ai microfoni di Radio Marte:
“I provvedimenti dei giorni scorsi vanno rispettati, sono assolutamente conformi. Le ASL di Napoli hanno fatto una valutazione di quei casi che noi non possiamo seguire da Torino ed hanno preso dei provvedimenti che, lo ribadisco, vanno rispettati: se viene indicata la quarantena, quarantena deve essere. Piotr Zielinski, Amir Rrahmani e Stanislav Lobotka, quindi, non devono giocare? Secondo me, la quarantena ha delle regole che non sono compatibili con una partita di calcio. Nel caso in cui escano due o tre positivi nuovi nel Napoli, l’ASL di Torino può bloccare la gara? La partita la gestirà il Dipartimento di Prevenzione, non noi“.
Picco ha poi aggiunto: “Non è che cambia molto rispetto a prima: c’è stato un focolaio e dei contatti, i provvedimenti dell’ASL di Napoli restano validi a prescindere. Non scendo in polemiche: l’ASL di Napoli ha fatto le sue valutazioni ed ha preso i provvedimenti che riteneva idonei. A Torino, noi crediamo d’aver fatto correttamente il nostro lavoro, ma al contempo non giudichiamo quello degli altri. A Napoli c’era un focolaio di positivi ed hanno deciso in un modo. Trovare, oggi, un positivo in più nel club non cambierebbe molto. Il provvedimento dell’ASL di Napoli va applicato in relazione a quelle che sono le norme”.