E’ Milik il bomber del Napoli. Può piacere o meno, ma i numeri parlano per lui. Solo la sfortuna ha frenato il processo di crescita.
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Due infortuni gravissimi al ginocchio, i problemi all’inguine eppure è ritornato. E Arek Milik, il bomber del Napoli. Si, è questo l’aggettivo giusto per un attaccante che nonostante la sfortuna ha trovato la forza mentale per non abbattersi, anzi di tornare più forte di prima. I numeri parlano per lui: in questa stagione ha realizzato un gol ogni 76,5 minuti giocati. Nove reti in totale in ‘appena’ 10 presenze. Per rendere l’idea il miglior marcatore della Serie A ha segnato 19 reti (in tutte le competizioni) con 1557 minuti giocati, con una media di un gol ogni 81,9 minuti, giocando il doppio delle partite di Milik.
Insomma Milik ha numeri da bomber, il Napoli lo sa e vorrebbe tenerlo ancora in rosa anche per il futuro. Il suo contratto scade nel 2021 e da circa un anno la SSC Napoli sta cercando di rinnovare il rapporto con il calciatore, di recente c’è stato qualche spiraglio positivo ma bisogna ancora lavorare molto. Il calciatore chiede 3,5 milioni di euro a stagione e continuando a segnare con questa media può dimostrare di valerli tutti. Anche perché il polacco ha dimostrato una grande solidità mentale. Gli infortuni di Milik hanno inciso molto sull’attaccante chiamato a sostituire Higuain al Napoli. Un infortunio al legamento crociato che lo ha tenuto fuori 127 giorni nella stagione 16/17 un altro infortunio al ginocchio nella stagione successiva che lo ha bloccato per 158 giorni ed il problema all’inguine che prima ne ha minato la preparazione di quest’anno e poi lo ha bloccato a inizio novembre. Tanti problemi che il polacco ha scacciato via segnando la tripletta al Genk ed il gol con il Parma.
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Gattuso ha deciso di costruire intorno a lui la squadra. Ha capito che Milik è il bomber che manca al Napoli. La sua presenza in campo serve non solo in fase di finalizzazione, ma anche in fase di costruzione, vedi il cioccolatino confezionato per Insigne proprio nella sfida con il Parma: un assist al bacio che ha messo il capitano da solo davanti alla porta difesa da Sepe. Perché Milik è anche questo, non solo un attaccante capace di vedere la porta, ma anche in possesso di un piede delicato che gli fa tirare punizioni e tiri dalla media distanza. Non sono mancate le critiche per un calciatore che ha il fisico da corazziere ma che in Nazionale gioca anche al fianco di un mostro sacro come Lewandowski. Insomma i numeri parlano per bomber Milik, il Napoli si aggrappa ai suoi gol.