Gianfranco Zola, ex attaccante del Napoli, ha parlato di Kvaratskhelia e degli azzurri di Spalletti in un video della Lega Serie A.
Il Napoli annovera nella sua storia un solo Re e tanti numeri 10 uno di questi fu Zola, il tamburino sardo.
Zola è stato un ragazzo di destro, nato a Oliena, in Sardegna nel 1966. Ha giocato per la Nuorese poi tre stagioni alla Torres in Serie C1.
Fu qui che Luciano Moggi lo scoprì, sollecitato da Graziano Galletti, il suo Sancho Panza, quando giocava nella Torres.
Zola, non si perdeva un attimo degli esercizi di Diego. Cercava di rubargli dettagli, pagliuzze, specialmente sulle punizioni, pur di guarnire il repertorio e affilare l’arsenale.
Era un numero dieci, il numero civico al quale, di solito, abita la fantasia di noi guardoni che, non avendone, invochiamo fino a inventarla.
ZOLA PAZZO DI KVARATSKHELIA
Ai microfoni della lega di serie A Gianfranco Zola, indimenticabile fuoriclasse del Napoli ammette di essere estasiato da Kvaratskhelia. L’ex fantasista ha parlato degli azzurri di Spalletti in un video della Lega Serie A:
NAPOLI – «Ho visto la partita contro il Milan e mi ha impressionato. Soprattutto perché il Milan ha giocato molto bene. Ma nonostante questo, il Napoli non si è mai arreso e ha giocato una splendida partita. Penso che tutti i complimenti e le lodi che stanno ricevendo siano meritati»
KVARA – «Non conoscevo Kvaratskhelia, quando l’ho visto la prima volta mi ha lasciato a bocca aperta. La prima cosa che si nota di lui è l’abilità nel controllo palla, la facilità nel saltare l’uomo e la precisione nei passaggi. Ma ha anche una grande intelligenza calcistica, fa sempre la cosa giusta nel momento giusto. Uno dei migliori talenti che ho visto giocare recentemente. Complimenti alla società che ha saputo scovarlo».