Paolo Ziliani commenta la restituzione dei 15 punti di penalizzazione alla Juventus e rivela alcuni retroscena sul ricorso al collegio di garanzia del CONI.
La Juventus riacquista i suoi 15 punti in classifica, ma la situazione non è così rosea come sembra. I bianconeri sono terzi, ma non possono festeggiare troppo a lungo, poiché i dirigenti apicali del club, Andrea Agnelli, Paratici &C., sono stati giudicati colpevoli di illecito. La sentenza del Collegio di garanzia al Coni ha temporaneamente annullato la penalizzazione, ma sembra che ci possa essere un’altra penalizzazione in arrivo. Inoltre, la manovra stipendi è ancora sullo sfondo.
il giornalista Paolo Zialiani, ha commentato la sentenza sulle pagine del Fatto quotidiano:
“Il Collegio ha deciso a sezioni unite, ma la sentenza si è fatta attendere per ore, poiché la maggioranza sembrava voler confermare la condanna in toto. Alla fine, il ricorso della società è stato accolto, ma si dovranno attendere le motivazioni per capire la decisione definitiva. Sembra confermato il teorema del “sistema fraudolento” per alterare i bilanci, il che non potrà non avere conseguenze sulle prossime pronunce. I tempi si allungano, e la Juve rischia di vedere svanire i punti appena restituiti alla fine del campionato“.
Ziliani aggiunge: “Col robusto aiuto del Palazzo del calcio (vedi sentenza di ieri, col processo del -15 che andrà rifatto) mira a concretizzarsi in sanzione di semplice esclusione dalle Coppe. Come dire nessuna pena visto che a togliere la Juve dall’Europa per 2 o 3 anni penserà comunque la Uefa. Elkann ha messo più volte Agnelli spalle al muro nella lettera ai soci Exor, parlando di “crescenti difficoltà interne ed esterne”, “perdita significativa di 239 milioni”, “nessun titolo vinto” e “azioni legali contro il club”. La Juventus nega ogni illecito, ma John sa che il club ha commesso illeciti e sarà condannato“.
“Il danno economico di anni senza Champions sarà sanguinoso, ma con media e giustizia sportiva a suo favore, la Juventus cercherà di evitare la retrocessione, ma “siamo in Italia” (cit. Mourinho). L’unico a pagare, con le mani ancora sporche di marmellata, sarà Agnelli: alla bocciofila della Continassa Moggi e Giraudo lo aspettano. La Juventus farebbe bene a non contare troppo sui suoi 15 punti in classifica e a prepararsi per il peggio“. Ha concluso Paolo Ziliani.