Igor Tudor non ritiene razzista la gente di Verona e si schiera con suoi tifosi nonostante i cori e lo striscione contro il Napoli.
Quanto accaduto a Verona nella sfida contro il Napoli è stato condannato da tutti ma non da Igor Tudor che in conferenza stampa si schiera al fianco dei tifosi scaligeri.
I tifosi del Verona per la partita contro il Napoli non si sono fermati a chiudere a Russia ed Ucraina di bombardare Napoli, hanno voluto dare prova della loro totale stupidità anche sugli spalti. Durante Verona-Napoli ci sono stati cori razzisti contro Osimhen e Koulibaly a cui lo stesso difensore ha dato una grande risposta a fine partita.
Per questo motivo il giudice sportivo ha disposto la chiusura per un turno della curva sud del Bentegodi.
In conferenza stampa Igor Tudor non prende le distanze dai suoi tifosi ma li appoggia:
“La società ha già preso posizione. A Verona io sono uno straniero: mi sento di dire che la gente di Verona è tutto tranne che razzista, è l’osservazione che posso fare io.
Rapporto con la proprietà? Ho un rapporto buono e professionale con entrambi, i ruoli sono ben definiti, ma l’avevo capito appena sono arrivato. Al Verona tutto è come dovrebbe essere: è molto chiaro chi prende le decisioni e le società che funzionano lavorano così”.
Il tecnico ha poi parlato della gara contro l’Empoli:
“Sarà una gara particolare, per via dei molti assenti tra infortuni e squalifiche. Una situazione, di emergenza, che va accettata. E’ una gara che va preparata senza alibi e, anzi, dando anche qualcosa in più. Alleno una squadra forte, e una squadra forte deve avere questo modo di ragionare: esaltarsi nelle difficoltà.
L’Empoli è un avversario con un’identità ben precisa, sappiamo che sarà una partita difficile perché giochiamo contro una squadra che non si snatura sulla base dell’avversario”.