Calcio Napoli

Scontri ultras, lo chef Scarallo: “Tedeschi con mazze e bottiglie in mano, abbiamo temuto ci aggredissero”

Scontri ultrà a Napoli dopo l’arrivo dei tifosi dell’Union Berlino: testimonianza inquietante dello chef Lino Scarallo.

Il noto chef napoletano Lino Scarallo è stato testimone degli scontri avvenuti ieri sera tra gli ultrà tedeschi e i tifosi del Napoli. In un’intervista esclusiva a Kiss Kiss Napoli, ha raccontato i momenti di terrore vissuti durante l’incidente, mentre la polizia cercava di arginare la violenza.

Scontri ultras dell’Union Berlino e del Napoli: la testimonianza dello chef napoletano Lino Scarallo

Gli scontri tra gli ultrà tedeschi e i tifosi del Napoli hanno scosso la città ieri sera, portando con sé momenti di paura e tensione. Una testimonianza inquietante è giunta da un testimone oculare d’eccezione: il rinomato chef partenopeo Lino Scarallo, che si trovava nei pressi del luogo degli scontri. In un’intervista esclusiva a Kiss Kiss Napoli, Scarallo ha descritto l’atmosfera di terrore che si è respirata durante l’incidente.

“Gli scontri di ieri sera li ho visti da vicino. Sono stati momenti di grande paura su Corso Umberto. Ho visto e sentito sirene spianate della polizia, e poi di contro abbiamo visto arrivare i tifosi dell’Union Berlino con mazze e bottiglie in mano, abbiamo temuto che ci aggredissero. La polizia ha provato ad arginarli ma sono stati momenti drammatici. Ho temuto per la mia incolumità”, ha raccontato Scarallo.

Durante la stessa trasmissione, l’assessore De Iesu ha sollevato delle domande cruciali riguardo alla responsabilità di tali episodi di violenza. “Io non capisco perché queste persone, come gli 11 arrestati, debbano rispondere dell’accusa di devastazione, che è un’accusa grave. Una propensione alla violenza senza giustificazione, ed io non riesco a capire perché si rovinino così la vita questi ragazzi”, ha dichiarato De Iesu.

L’assessore ha anche sollevato dubbi sulla mancanza di intervento preventivo da parte dei paesi d’origine di questi individui. “Bisogna capire perché il paese di provenienza di questi individui, come i tifosi dell’Union ma anche del PSG, non ha impedito la partenza di queste persone verso il nostro paese”, ha aggiunto, ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore cooperazione internazionale per prevenire tali incidenti.