Ancelotti sbaglia formazione. Il Napoli chiude con 12 punti in meno dell’anno scorso. Verdi, Insigne e Milik bocciati.
Il Napoli conclude il campionato con una sconfitta. A Bologna una gara preannunciata come un’amichevole si è trasformata in partita vera, con i soliti cori razzisti a fare da cornice in uno stadio diventato ormai la residenza degli ignoranti.
Il giornalista Antonio Corbo, sull’edizione odierna di Repubblica ha commentato la gara del Dall’Ara:
ANCELOTTI SBAGLIA FORMAZIONE
“A Bologna Ancelotti sbaglia formazione. Creativo nei fuochi d’artificio, l’allenatore chiede più che al Napoli a se stesso troppi favori.
Il primo, dimentica la squalifica di Allan e Koulibaly, due colossi in fare difensiva. Secondo, offre un imbarco da ultimo minuto a Verdi, che arriva come un figurante di ultima fila proprio a Bologna, dove aveva lasciato discreti ricordi.
Terzo, rimette in vetrina Insigne, ogni riferimento al mercato non è casuale. Ancelotti con consapevole imprudenza lascia fuori Callejon, un vigile inflessibile della fascia destra, per far posto ad un sempre più scolorito Verdi.
Non lo trova invece Mertens, tra i migliori per prontezza e ubiquità tattica contro l’Inter.
VERDI, INSIGNE E MILIK
Ancelotti si pente presto della sua incauta generosità con Verdi e Insigne. Sono i primi che elimina. Perché impalpabili in avanti e assenti in fase difensiva.
Verdi non è Callejon, come Insigne non vale l’ultimo Mertens. Di più: Luperto non è Koulibaly, Albiol perde nel gioco alto, Zielinski non è Allan, Younes si incarta con la palla finché non trova a chi darla, solo Fabian Ruiz dà qualche lampo di genio, per emergere nella ripresa, prova ad essere l’anima di una più equilibrata.
Callejon attiva il suo settore, sull’altro versante Ghoulam si candida per una grande stagione, non è un caso che segni lui il primo gol.
Se i numeri contano, la classifica del calcio Napoli si chiude con 79 punti, 12 meno dell’anno scorso e qualche bocciato. Un nome: Verdi. Ma Insigne e Milik sono a malapena rimandati.