Piotr Zielinski, Stanislav Lobotka e Amir Rrahmani hanno giocato con la Juve, violando la quarantena, rischiano una sanzione. Sul Napoli si sta abbattendo una vera e propria bufera, sui social, in radio non si parla d’altro. In tanti vogliono sapere: “Perché se io sono in quarantena non posso andare a lavorare e invece i tre giocatori sono potuti scendere in campo?“. Il piagnisteo è per la maggior parte dei tifosi della Juventus, evidentemente non contenti delle assenze del Napoli, volevano magari qualcosa in più per portare a casa tre punti importanti nello scontro diretto per la Champions League. Basti pensare che Allegri ha minimizzato sulle assenze del Napoli a fine match.
Cosa rischiano Lobotka, Zielinski e Rrahmani?
Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione, per quanto riguarda la violazione della quarantena, da parte dei tre calciatori del Napoli. “Nella fattispecie fermati dalla autorità sanitaria locale perché non hanno il Super
Green Pass (cioè la terza dose fatta negli ultimi 120 giorni o aver contratto il virus). Per la cosiddetta quarantena “ammorbidita” istituita lo scorso 30 dicembre (ma che entrerà in vigore il 10 gennaio) i tre dovrebbero isolarsi, secondo il protocollo. Il Napoli invece – dopo aver consultato i propri legali e medici – ha ritenuto corretto schierarli perché in linea con la quarantena “soft” istituita dalla Federcalcio nel giugno 2020 e ancora valida. Che consente agli atleti il percorso casa-lavoro, dunque allenarsi e giocare (e infatti ieri sera nessuno ha parlato per evitare contatti). A questo punto i tre rischiano una sanzione amministrativa, ma sotto il profilo sportivo nulla,
perché appunto la federazione non fa questo tipo di distinzione“.