I faretti rubati al San Paolo diventano un mistero. L’episodio in Curva A. I tifosi: non c’entriamo. Borriello: il Napoli vigili.
Lo stadio San Paolo non sembra avere pace e continua a essere nel mirino dei vandali. Sono stati rubati, infatti, 12 faretti di nuova generazione al Led dei nuovi bagni in Curva A, rifatti in queste settimane per l’Universiade. Un danno di immagine, spiega Donato Martucci sul corriere del mezzogiorno, più che economico.
Rubati i faretti al San Paolo
L’episodio dei faretti al San Paolo apre un problema serio quando lo stadio sarà completato: la sorveglianza. L’impianto di Fuorigrotta appare molto vulnerabile. L’accesso, soprattutto durante la settimana, è semplice e a quanto pare riuscire a farla franca senza controlli è ancora più facile anche durante le partite.
Borriello chiama il Napoli
La notizia dei faretti rubati al San Paolo è stata confermata in seguito anche dal Comune di Napoli. «Purtroppo – ha detto l’assessore allo sport Ciro Borriello – ieri mattina abbiamo constatato che sono stati rubati 5 faretti in un bagno e 7 in un altro e chi lo ha fatto ha creato anche un corto circuito.
Non è giusto, perché tutti noi vogliamo i bagni nuovi, puliti, però dopo neanche un mese che sono stati realizzati, avvengono questi episodi. È una mancanza di rispetto. Vergognoso.
Per un paio di imbecilli, non è giusto che paghino tutti. Abbiamo provveduto a denunciare tutto alla Questura, sperando di individuare presto i responsabili.
I faretti saranno subito rimontati, anche se tutto ciò che accade all’interno dello stadio è di responsabilità del Napoli. Dunque, in teoria, sistemarli spetterebbe alla società».
Il mistero dei faretti
Restano alcuni lati oscuri della vicenda. Non è chiaro come sia stato possibile rubare questi faretti e che nessuno degli steward che vigilano durante la partita abbia notato nulla. E non è chiaro nemmeno quando sia accaduto l’episodio, se dopo la partita con l’Inter o il giorno successivo, visto che solo ieri si è venuti a conoscenza del furto.
I tifosi si dissociano
La notizia è rimbalzata ovviamente sui social, arrivando ai gruppi organizzati dei sostenitori azzurri. Alcuni hanno postato la loro testimonianza: «Domenica sera con l’Inter i faretti erano al loro posto e nessuno ha notato nulla di particolare». Ieri mattina, però, la luce nei bagni non c’era.
“Qui non c’entrano nulla le diatribe tra gli ultras e De Laurentiis, spiega lo scrittore Angelo Forgione. Qui si tratta di vergogna profonda, una secchiata gelida sulla città perbene. Trent’anni per dare decoro a uno stadio deturpato dall’affarismo politico-edilizio degli anni Ottanta e cinque minuti per allarmare tutti sull’esito del restyling, che rischia di essere vanificato dall’inciviltà e dall’incuranza sempre più diffuse.
Ma è davvero accaduto durante la partita o dopo? Sono stati i tifosi o altri soggetti? Nessuno ha visto i responsabili arrampicarsi lassù a smontare e tagliare cavi?
Provo un profondo senso di schifo”.
Continua il restyling al San Paolo
Intanto, si provvederà a installare le nuove sedute anche nei settori superiori, dopo che proprio nella Curva A era stato completato il settore inferiore con l’installazione dei sediolini multicolor.
L’ultimo giorno utile per il completamento dell’opera è il 29 giugno. La cerimonia d’apertura dei Giochi è prevista per il 3 luglio.