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Politano: “Napoli, era destino! Innamorato del mare e della città. Lo Scudetto? Una delle emozioni più belle della mia vita” (VIDEO)

L’intervista esclusiva a Matteo Politano, esterno azzurro: il suo legame con Napoli e le sue radici familiari.

Matteo Politano, giocatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai canali ufficiali del club partenopeo, suscitando grande interesse tra i tifosi e gli appassionati di calcio. Nel corso della conversazione, il calciatore ha toccato diversi argomenti, dalla sua routine quotidiana alla sua profonda affinità con la città di Napoli e le sue radici familiari.

Nel nuovo format ‘Drive&Talk’, Politano si è mostrato in tutta la sua spontaneità, raccontando dettagli intimi della sua vita e della sua carriera sportiva. “Il Vesuvio? Un gigante buono che ci osserva”, ha commentato il giocatore, mostrando un legame profondo con il territorio che lo ospita.

“La mia routine? Diciamo che sono un dormiglione quindi c’è un po’ di fatica nello svegliarmi, però basta un caffè e sono pronto per questo viaggetto. Quante sveglie metto? Una sola, mi da anche fastidio avere più sveglie. Che sento? Faccio scegliere a Spotify, sono più da canzone italiane, romane o napoletane. Canzone del momento? Sono più da vecchio stampo, delle nuove magari Geolier che mi piace. L’ho conosciuto alla festa Scudetto e ogni tanto ci scambiamo qualche messaggio su Instagram”.

Originario di Roma, Politano ha ripercorso il suo percorso calcistico, dalle giovanili fino al successo con il Napoli.

Il mio percorso? Ho fatto fino ai 18 anni a Roma, poi sono andato a Perugia in Serie C e dopo un anno sono tornato a Roma per poi andare due anni al Pescara in Serie B e poi sono approdato in Serie A. Il mio mancato trasferimento alla Roma? Magari era destino che dovessi venire a Napoli e alla fine si è rivelata la scelta migliore. Da quando sono a Napoli mi sono successe tante cose belle, sono diventato papà, ho vinto una Coppa Italia, uno Scudetto…”.

Poi ancora: “Se ho realizzato di aver vinto lo Scudetto in azzurro? Quando parlo con altre persone e le vedo felici capisco cosa ho fatto. E’ stata una delle emozioni più belle della mia vita. Peccato non aver fatto il triplete quest’anno, avessimo vinto la Supercoppa avrei potuto vincere tutti e tre i trofei italiani. Da ragazzo quando andavo allo stadio portavo sempre le bandiere, è sempre stata una mia passione. Se ho sempre voluto fare il calciatore? E’ sempre stato il mio sogno, ho dedicato tutta la mia vita al calcio, soprattutto nell’infanzia ho rinunciato a varie cose”.

Ha svelato che, se non fosse diventato un calciatore, avrebbe seguito le orme paterne diventando meccanico, una professione che continua a esercitare suo padre insieme al fratello.

“L’alternativa sarebbe stato fare il meccanico con papà che non mi sarebbe dispiaciuto. Lui lavora ancora, anche mio fratello fa il meccanico con papà. Mio padre non è un grande amante del calcio, ma ci ha sempre fatto fare ciò che volevamo. Mia sorella? Adesso lavora in una clinica privata a Ponte Milvio, lei è più grande di me.

“Nonostante mia figlia stia più con la madre, vedo spesso Giselle perché Roma e Milano sono collegate molto bene e abbiamo un bel rapporto”, ha condiviso Politano, sottolineando l’importanza dei legami familiari nella sua vita, nonostante il ritmo serrato del mondo del calcio professionistico.

Parlando della sua relazione con Napoli, Politano non ha nascosto la sua passione per la città e il suo stile di vita. “Sono innamorato di Napoli, mi piace il mare e la città. Il centro è abbastanza vicino e quando hai un giorno libero te la godi. Dopo 4 anni ho la sensazione di non averla ancora vista tutta”, ha ammesso il calciatore, mostrando gratitudine per l’accoglienza ricevuta e la bellezza del luogo che ora chiama casa.

Di seguito il video: