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Multiproprietà, De Laurentiis nuovo ricorso al Collegio di Garanzia del Coni

Aurelio De Laurentiis ha incontrato un nuovo ricorso sul tema delle multiproprietà al Collegio di Garanzia del Coni. Il presidente del Napoli che detiene anche il Bari, gestito dal figlio Luigi, non vuole mollare. Nonostante le regole impongano che entro il 2024 nessun soggetto può avere multiproprietà nel calcio, lui è deciso ad andare avanti nella sua battaglia. Non va dimenticato che De Laurentiis ha perso già due ricorsi, ma è convinto nel portare avanti la battaglia giudiziaria per far valere le proprie ragioni.

Multiproprietà: ricorso De Laurentiis, la nota ufficiale del Coni

Il Collegio di Garanzia dello Sport – si legge nella nota del Coni – ha ricevuto un ricorso presentato dal Cav. Aurelio De Laurentiis, in proprio e nella qualità di legale rappresentante pro tempore – Presidente del C.d.A. – della società S.S.C. Napoli S.p.a., nonché di legale rappresentate pro tempore – Presidente del C.d.A. – di Filmauro S.r.l., e dal Dott. Luigi De Laurentiis, in proprio e nella qualità di legale rappresentante pro tempore – Amministratore Unico – della S.S.C. Bari S.p.a., contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), nonché contro la Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) e la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), per l’impugnazione della decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC, adottata con C.U. n. 0095/CFA del 22 giugno 2022, con la quale, nel respingere il reclamo dei suddetti ricorrenti, è stata confermata la decisione del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, adottata con C.U. n. 0145/TFN-SD 2021-2022 del 13 maggio 2022, che aveva respinto il ricorso dei medesimi ricorrenti avverso la Delibera del Consiglio Federale della FIGC, pubblicata sul C.U. n. 88/A del 1° ottobre 2021, relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF, nonché di ogni atto presupposto o conseguente. La vicenda afferisce alla nuova formulazione dell’art. 16 bis delle NOIF, che vieta partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente ed affine entro il quarto grado”.

I ricorrenti, Cav. Aurelio De Laurentiis e Dott. Luigi De Laurentiis, chiedono al Collegio di Garanzia, in accoglimento del presente ricorso:

  • in via principale, di annullare la decisione della Corte Federale d’Appello FIGC ivi impugnata, confermativa della decisione del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, adottata con C.U. n. 0145/TFN-SD 2021-2022 del 13 maggio 2022, e per l’effetto, in accoglimento delle domande svolte, di annullare/revocare il C.U. FIGC n. 88/A del 1° ottobre 2021, nella parte in cui prevede la Norma Transitoria dell’art. 16bis NOIF, nonché ogni atto presupposto (compreso, per quanto occorrer possa, il verbale del Consiglio Federale del 30 settembre 2021, nella parte in cui viene deliberata la norma in questione), o conseguente, con ripristino delle norme finali e transitorie dell’art. 16bis NOIF previste dalla previgente disciplina, pubblicate con C.U. n. 231/A del 7 maggio 2021;
  • in via subordinata, di annullare la decisione della Corte Federale d’Appello FIGC, ivi impugnata, confermativa della decisione del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, adottata con C.U. n. 0145/TFN-SD 2021-2022 del 13 maggio 2022, rimettendo la fattispecie alla Corte Federale d’Appello FIGC affinché, in diversa composizione, svolga un nuovo esame del merito, in applicazione del principio di diritto che il Collegio di Garanzia dello Sport vorrà enunciare.

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