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Messi come Maradona, dalla Spagna: “Un Diego lontano dalla droga e dall’alcol”

Il giornalista del quotidiano El Paìs, rafa Cabeleira, ha messo in luce un interessante paragone tra Lionel Messi e Diego Armando Maradona.

Nel mondo del calcio, la grandezza è un concetto difficile da definire e misurare. Oggi, sulle pagine del quotidiano spagnolo El País, Rafa Cabeleira cerca di affrontare questo tema delicato confrontando due leggende del calcio argentino: Lionel Messi e Diego Armando Maradona.

Messi come la leggenda del calcio, Diego Armando Maradona

Leo Messi ha recentemente vinto il suo ottavo Pallone d’oro in carriera, un traguardo impressionante che ha suscitato però anche alcune critiche. Gli argentini, come scrive Cabeleira, spesso misurano la grandezza attraverso i riferimenti culturali del loro paese, e Messi è stato inevitabilmente paragonato a Ronaldo così tante volte che è diventato difficile immaginare uno senza l’altro. Ma il confronto più interessante è quello con un’altra icona del calcio argentino: Diego Armando Maradona.

Maradona, come tutti sanno, era un talento straordinario ma anche una figura controversa, segnata da problemi di alcol e droga. In contrasto, Messi è stato definito da Cabeleira come “un Maradona senza tutto ciò che rendeva l’idolo una bambola di pezza”. Messi è riuscito a incarnare il sogno di Maradona, concentrandosi interamente sul calcio e allontanandosi da eccessi distruttivi.

“Messi è stato paragonato anche a Maradona per l’ovvio: è l’unico essere sulla terra che voleva essere Diego e lo è stato. Un Diego concentrato sul calcio, lontano dalla droga, dall’alcol e dai troppi amici che lo riempivano di tutto ciò che chiedeva”.

“Messi, che è Maradona senza tutto ciò che rendeva l’idolo una bambola di pezza, anche una famiglia che lo ha protetto dal successo non appena ha iniziato a dare segni di essere un seguace dei suoi sogni. Per questo non ha avuto bisogno di chiamare qualcuno che non fosse fratello. Ecco perché pesa così tanto l’opinione dei suoi genitori, dei suoi fratelli, di sua moglie e forse anche quella dei suoi figli”, si legge.

Due leggende argentine, due storie diverse, ma entrambe segnate da un impatto straordinario nel mondo del calcio.