Victor Osimhen non toglie più la maschera, il 4 gennaio ritroverà l’Inter e il ricordo di quel fallo e la frattura dello zigomo.
Inter-Napoli per Victor Osimhen non è una partita come le altre, questa volta però l’attaccante del Napoli avrà la sua amata maschera. La frattura alla zigomo è solo un brutto ricordo: restò fuori per oltre 50 giorni e saltò 12 incontri.
Adesso Osimhen vuole riprendersi tutto e con gli interessi. Tra Serie A e Champions League (1 gol all’Ajax) è già arrivato in doppia cifra (10 reti) ma è solo all’inizio. Il meglio deve ancora venire e dopo la sosta per i Mondiali in Qatar tornerà a fare sul serio.
La maschera di Osimhen
La maschera per Osimhen ormai è imprescindibile. Paura, prevenzione, scaramanzia. C’è forse questo e molto altro dietro la scelta del giocatore di non privarsi di quel congegno che toglie solo quando esulta dopo un gol: è un gesto istintivo, lo sfila dal volto e lo mulina nell’aria assieme alle braccia.
” È guarito e non ne avrebbe più bisogno – ha spiegato il medico, Roberto Ruggiero, che ha ideato lo strumento ma la paura è forte e vuole proteggersi – Osimhen ha deciso di tenere la maschera perché secondo lui ha un segreto: porta bene…“.
L’attaccante del Napoli che alla pausa in occasione dei Mondiali è arrivato in cima alla classifica e con un vantaggio largo sulle inseguitrici (+8 sul Milan, +10 sulla Juventus, +11 su Lazio e Inter). La maschera speciale che ha messo sul viso dopo il grave infortunio a San Siro contro i nerazzurri è divenuta parte integrante e amuleto, come fosse un pezzo della divisa di cui non può fare a meno.