Calcio Napoli

Pecci: “Oggi nell’85 la stupenda punizione di Maradona con la Juve. I geni sono geni”

Eraldo Pecci ricorda la bellissima punizione di Diego Armando Maradona contro la Juve di trentasette anni fa 

Gli occhi di Eraldo Pecci luccicano per la bellissima punizione di Diego Armando Maradona in Napoli-Juventus. Il calcio piazzato, al limite dell’impossibile e quasi contro la forza di gravità, venne siglato il 3 novembre 1985. L’ex calciatore azzurro ricorda l’indimenticato gesto tecnico ed altri temi nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Eraldo Pecci, ex giocatore

La punizione di Maradona contro la Juventus il 3 novembre 1985?Viene ancora raccontata perché quando ci sono dei geni che fanno delle cose, le cose restano. I geni sono geni! È certo che balisticamente è una cosa impossibile che uno normale non avrebbe mai pensato“.

Lobotka?Non è l’unico fondamentale nel Napoli, ma è molto importante perché la sua posizione è centrale. Lui dialoga con tutti ed è in una posizione strategica dove deve dare una mano a tutti. Lì non devi mai sbagliare, è molto bravo e ha trovato la stagione per dimostrare quello che è. Molti qualche anno fa non erano proprio d’accordo su Lobotka“.

Pecci esprime la sua opinione su Atalanta-Napoli

Il poco spazio a Demme?Io credo che quando una formazione prende chimica, gioca insieme e si esprime a livelli così alti per chi sta fuori è più difficile entrare, per cui Demme dovrà aspettare il suo turno. È un buon mediano, ma in fase propositiva preferisco Lobotka. Quando entra Ndombele deve trovare questa chimica. Anguissa è uno dei punti di forza di questo centrocampo”.

La sosta causata dai Mondiali?Il Napoli ora ha una capacità di stare in campo che non è automatica, magari quando ricomincia avrà bisogno di ritrovare questa fluidità. I problemi sono uguali per tutti sia di partire forte ad agosto, sia di dover ripartire forte a gennaio”.

Atalanta-Napoli?Sono due squadre che hanno sorpreso. La classifica adesso dice questo, però non è che di scudetti ce ne siano molti tra le due squadre. L’Atalanta quest’anno gioca peggio, però fa giocare male anche te, ma a differenza degli altri anni tiene botta ancora più tempo. Per questo giocarci contro è difficile. Quando vai a giocare in Europa e porti a casa buoni risultati, ti entrano energie positive. Questa cosa del dispendio di energie mi sembra un luogo comune. La sconfitta contro il Liverpool è stata un’ulteriore crescita”.

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