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Luisa Ranieri: “Napoli città vitale e feroce dalla gentilezza cruda. La Puglia è più dolce”

Luisa Ranieri mette a confronto Napoli e Bari durante una intervista rilasciata a Sette, settimanale del Corriere della Sera. L’attrice è nata proprio a Napoli e consce bene la città, avendoci vissuto fino ai 20 anni, quando è andata via vivendo prima a Milano, poi a Parigi ed infine a Roma. Protagonista di molti film, Luisa Ranieri ha recitato ultimamente anche nella pellicola ‘È stata la mano di Dio” di Sorrentino.

Ecco il pensiero di Luisa Ranieri su Napoli durante l’intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera.

Ci sono tante differenze. Napoli è più aggressiva, ruggisce. Non a caso da quell’atmosfera di contrasti anche violenti sono emersi scrittori, registi, personalità artistiche. Il dramma inevitabilmente forgia. Napoli è un unicum di colori, caos, vitalità ma è anche una città feroce. Quando ci vado ho nelle prime 48 ore quasi una sensazione di paura e poi quando mi allontano sento il bisogno di tornare. Tutto è amplificato: il traffico, la gente che urla, come ci si veste e come ci si muove. Anche la gentilezza è più cruda, non ha tratti borghesi. Penso che Napoli non sia replicabile, non è globalizzabile.

Poi su Bari e la Puglia ha aggiunto.

La Puglia è decisamente più dolce, la trovo protettiva, quasi materna. I baresi hanno toni più morbidi. Un temperamento diverso. E anche il peso della criminalità si avverte meno che a Napoli. Ho trovato i baresi molto attaccati al loro dialetto, c’è un legame identitario con il suono delle parole. Amo i dialetti, li studio quando riesco perché sanno realizzare una connessione profonda con la pancia delle persone. Adda passà ’a nuttata è un’espressione che tradotta in italiano perderebbe la sua forza e insieme non trasmetterebbe lo stesso sentimento di speranza.