La Juventus patteggia per la questione stipendi: quali saranno le conseguenze per il club e le competizioni europee?
La Juventus ha deciso di raggiungere un accordo riguardo alla questione dei salari. Come riportato dalla Gazzetta, da un lato la Juventus rinuncia a presentare ricorso al Collegio di garanzia del CONI (e di conseguenza anche al TAR, poiché non è possibile rivolgersi alla giustizia amministrativa senza aver esaurito tutte e tre le fasi del giudizio sportivo) riguardo al primo aspetto, ossia la penalizzazione di 10 punti per le plusvalenze.
Dall’altro lato, c’è la disponibilità della Procura federale a considerare le due questioni giudico-sportive “adiacenti”: in sostanza, si è presa in considerazione l’idea che, ricorrendo all’articolo 4, che riguarda la mancanza di lealtà, entrambe le accuse – i 10 punti di penalizzazione dati alla Juventus per il filone delle plusvalenze – contengano già in qualche modo una parte della sanzione per il secondo filone, ovvero la questione dei salari. Inoltre, c’è la possibilità che l’UEFA prendesse atto dell’accordo raggiunto in Italia e non sanzionasse pesantemente la Juventus, se non la sanzionasse affatto. Questa possibilità sta inevitabilmente guadagnando terreno.
Non è ancora chiaro se la Juventus si tirerà fuori con una multa o se riceverà una penalizzazione di 2-3 punti in classifica che garantirebbe un impatto significativo (la mancata qualificazione alla Europa League). In questo modo, la Juventus potrebbe mantenere l’accesso alla Conference League e subire eventuali sanzioni inflitte dall’UEFA già in questa stagione. Infatti, la squalifica è subordinata al raggiungimento della qualificazione a una competizione europea e se i bianconeri non si qualificassero in Europa in questa stagione, potrebbero rimanere esclusi per due anni consecutivi.