Juan Jesus sta attraversando giorni molto difficili dopo l’assoluzione di Acerbi. Calzona lo ha supportato con un colloquio e ora valuta di affidargli la fascia contro l’Atalanta.
La sentenza di assoluzione di Francesco Acerbi continua a pesare come un macigno su Juan Jesus. Come rivela l’edizione odierna de Il Mattino, il difensore brasiliano sta vivendo giorni molto duri e fatidica ad elaborare l’amarezza per quella decisione.
“Vive ai bordi di un precipizio”
“Il giorno dopo la ferita fa ancora più male. Vive come ai bordi di un precipizio, Juan Jesus. A un passo dal buio più profondo” descrive efficacemente il quotidiano napoletano. Parole che rivelano un calciatore profondamente provato.
Il supporto di Calzona
A stargli vicino in questo momento delicato è stato Luciano Calzona. “Calzona lo ha ritrovato dopo 10 giorni, si è fermato con lui a parlare del suo stato d’animo”. Un confronto per provare a rialzare il morale di Juan Jesus.
Rabbia e amarezza
Dal colloquio è emersa tutta la rabbia del brasiliano: “È arrabbiato. Dice: ‘Mi passerà’. Certo, dovrà passargli“. Una delusione che fatidica ad essere smaltita per il calciatore del Napoli.
La fascia di capitano
Per aiutarlo a voltare pagina, Calzona starebbe valutando un gesto eclatante. “Chissà se avrà la fascia da capitano sabato contro l’Atalanta. La squadra ha bisogno di un gesto forte e lui ne ha bisogno. Adesso“.
Con i legali
Un segnale di vicinanza al difensore è arrivato anche dal comunicato post-sentenza firmato assieme ai legali: “Scrive una nota e stavolta sottolinea che lo fa con i suoi legali. Non è più solo”.
Il Napoli vuole stare vicino a Juan Jesus per superare il difficile momento e l’eventuale investitura a capitano contro l’Atalanta potrebbe rappresentare un segnale importante in tal senso da parte di Calzona. Un calciatore che continua ad allenarsi con impegno nonostante la profonda amarezza.