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Italia-Ucraina, Ziliani: “Stadio vuoto. La gente ha imparato a darsela a gambe quando sente puzza”

Il giornalista Paolo Ziliani si è soffermato sulla sfida di questa sera tra Italia e Ucraina e sulla scarsa affluenza del pubblico.

Nelle ore che precedono la sfida cruciale tra Italia e Ucraina per la qualificazione agli Europei, il noto giornalista sportivo Paolo Ziliani ha acceso i riflettori su Twitter con alcune dichiarazioni fortemente critiche. Ziliani, ex volto di Mediaset, ha manifestato il suo disappunto per la prevista scarsa affluenza allo stadio San Siro e ha sollevato polemiche sull’invito di personalità politiche e televisive di spicco.

Il giornalista sportivo ha commentato sarcasticamente: “San Siro sarà vuoto a metà, ma saranno presenti il presidente del Senato La Russa, il ministro dello sport Abodi, il presidente del CONI Malagò, oltre a Iacchetti, Rovazzi e Fabio Fazio. Questo sembra rendere soddisfatto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, il quale, come responsabile del Club Italia, ha recentemente visto il suo stipendio aumentare da 36 mila a 240 mila euro, mentre assistiamo ai trionfi della Nazionale”.

Ziliani ha sottolineato una contraddizione evidente: se San Siro è di solito affollato quando Inter e Milan giocano, questa sera la presenza sarà notevolmente ridotta. L’analisi di Ziliani è la seguente: la gente ha imparato a “darsela a gambe” quando si tratta di politica e affari di palazzo, evitando eventi sportivi che sembrano intrecciati a questi aspetti. Secondo il giornalista, se le sorti del calcio italiano non sono una priorità nemmeno per coloro che lo dirigono, il pubblico non ha motivo di investire tempo e denaro in queste partite.

“Ed è vero: nonostante San Siro sia sempre pieno come un uovo quando giocano Inter e Milan, stasera non lo sarà perché la gente, quando sente puzza di “cose di Palazzo”, ha giustamente imparato a darsela a gambe. Se le sorti del calcio italiano non stanno a cuore nemmeno a chi lo guida, interessato solo a salvaguardare gli straordinari brand di club altolocati e dai comportamenti spericolati persino a costo di fare strame di leggi e regolamenti, perché dovrebbero interessare a chi deve oltretutto pagare il biglietto?”.

Ziliani ha poi concluso: “Che la nazionale se la vedano loro, Gravina, La Russa, Abodi e Malagò, e che alla Serie A in tv si abbonino loro. Quando spariranno di scena sarà sempre troppo tardi. Perché il baratro è adesso”.