Gian Piero Gasperini: “Questo Napoli migliore di quello di Maradona” arriva la conferma di Andrea Carnevale.
Il tecnico dell’Atalanta ha incoronato il Napoli: “Sta facendo cose straordinarie“, poi ha aggiunto: “Da noi, in Italia, vincono quasi sempre le stesse. E questo rende ancora più speciale quello che sta facendo il Napoli, con un rendimento anche superiore a quello dei tempi di Maradona“.
Napoli di Spalletti contro il Napoli di Maradona
Le parole di Gasperini hanno innescato il dibattito: è più forte il Napoli allenato da Spalletti, o quello di Maradona?
Ottavio Bianchi allenatore del primo scudetto del Napoli, ha detto che il confronto non è possibile. Ma sull’argomento è intervenuto Andrea Carnevale che ha vestito l’azzurro dal 1986 al 1990.
L’ex attaccate al Corriere dello Sport conferma le parole di Gasperini e dice: “Migliore, assolutamente sì. E non solo per i numeri da record. Il Napoli entra in campo sempre con grandissima determinazione e sicurezza, e quasi sempre riesce a fare quello che vuole. Poi se guardiamo al gruppo, alla rosa nella sua completezza, ci accorgiamo che è superiore al nostro“.
Secondo Carnevale il Napoli è “davvero a buon punto” per il terzo scudetto ma “attenzione le insidie sono sempre dietro l’angolo. Tutti devono mantenere alta la concentrazione fino alla certezza aritmetica”. Poi sulla Champions ha aggiunto: “Così com’è, questa squadra non deve temere nessuno e non deve porsi alcun limite. Anche in Europa potrebbe andare avanti“.
Ma Carnevale fa anche similitudini tra gli attaccanti del passato e quelli attuali: “Riscontro similitudini con Simeone: per un periodo ho fatto la riserva a Giordano e il Cholito, come
me, è partito spesso dalla panchina garantendo però estrema efficacia. I suoi gol si sono rivelati preziosi, è un giocatore che stimo moltissimo, un attaccante completo che può fare anche l’esterno: io, pur di giocare, accettai di spostarmi dal centro dell’attacco al versante sinistro. Maradona? Lui non ha paragoni. Non è neanche lontanamente immaginabile“.
Poi ha aggiunto: “Devo premettere che quei tre lì davanti, quelli d’un tempo, non sono facilmente imitabili: Maradona, Giordano e Careca insieme erano davvero qualcosa di speciale. Detto questo, e sempre con le debite proporzioni, potrei accostare Kvaratskhelia a Giordano; Lobotka un po’ tra Romano e Fusi; Anguissa a De Napoli o Bagni; Zielinski, che conosco bene dai tempi di Udine, mi ricorda Zola; Kim lo rivedo in Renica, mentre Di Lorenzo forse ha un qualcosa di Corradini. E Rrahmani potrebbe essere Ferrara“.