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Flop in Europa per le italiane. Tre motivi alla base del fallimento. Si salva solo il Napoli

Le squadre italiane eliminate dall’Europa, resta in corsa solo la Roma. Tre motivi alla base del fallimento della serie A

Le squadre italiane una dopo l’altra hanno fallito nelle competizioni europee, dalla Champions all’Europa league. Resta in corsa solo la Roma.

Quello che una volta era il campionato più bello del mondo, il luogo dove arrivavano i migliori giocatori del pianeta, oggi, grazie ad una gestione scellerata e alla sfacciata esigenza di far vincere ad ogni costo la Juventus, è diventato uno degli ultimi campionati d’Europa. Il risultato sono le pessime figure in ambito internazionale e  lo scarso valore dei diritti televisivi.

Spiega Franco Di stasio, sul corriere del mezzogiorno: “La disperata corsa ad un posto Champions è più una rincorsa ad un cospicuo tesoretto con cui sostenere i bilanci sballati piuttosto che un nobile intento di misurarsi e mostrarsi a livello europeo.

 Surclassati da giovani e velocissimi fuoriclasse mai stanchi, i divi super pagati del nostro campionato sembrano ospiti di una Rsa accompagnati in una passeggiata nel verde. Ormai é opinione comune che gli impegni europei danneggiano il cammino in campionato. Ma non si sottolinea il perché“.

3 MOTIVI ALLA BASE DEL FALLIMENTO DELLE SQUADRE  ITALIANE IN EUROPA

  • Una cattiva gestione per impegni ampiamente previsti,
  • una sopravvalutazione delle rose, per cui ogni impegno europeo diventa dispendioso,
  • un mancato adeguamento dei metodi di allenamento.

Di Stasio aggiunge: “Ad aggravare il tutto una pressione eccessiva, le partite e le polemiche finiscono solo al fischio d’inizio successivo. Ed una politica ottusa, che non dà il giusto peso allo Sport. Carenze ormai storiche di strutture, nessuna considerazione per la cultura sportiva.

Anche i ragazzini ormai parlano di milioni e di plusvalenze, invece di correre dietro ad un pallone magari anche sgonfio, su di un marciapiede. Per sentirsi calciatori basta qualche tatuaggio e una acconciatura particolare. Tanto poi c’è la Play station. Lo Sport é salute, non un gioco sedentario.

Non vinciamo in Europa perché tutto il mondo del nostro calcio é ammalato, non per i troppi impegni. Perché molte società di calcio sono più brave a fare debiti piuttosto che programmare. Il Napoli, almeno in questo, si differenzia. Bilanci sani e performances proporzionate alle capacità economiche. Anche se, sarebbe il caso di rimarcarlo, é un sistema truccato.

Rispettare i regolamenti contro competitors indebitati e talvolta sconosciuti, ai quali nonostante i conti costantemente in rosso viene consentito di spendere e spandere, non é premiante. Vedere poi questi spendaccioni quasi gioire per essere usciti dalle competizioni europee, fa tristezza“.

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