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Faraglioni di Capri, scogli devastati per pescare datteri di mare

Eroso il 48% dei Faraglioni di Capri. Il disastro dei pescatori di Datteri di mare. Sgominata un’organizzazione che operava da venti anni.

 

I pescatori di datteri di Mare hanno distrutto quasi il 50% della parete rocciosa subacquea dei Faraglioni di Capri. A colpi di i martelli pneumatici e bombe i Faraglioni dono stati irrimediabilmente deturpati.
Trent’anni è il tempo stimato per recuperare il danno prodotto dall’avidità di datterari.

Nelle intercettazioni si vantavano di guadagnare 20.000 euro in pochi mesi. Sono contenute nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli, culminata ieri in 19 misure cautelari eseguite tra Napoli e l’area stabiese-caprese.

La punta dell’iceberg di un’economia criminale sommersa, che dava ‘lavoro’ a più di un centinaio di persone. Operavano in un ‘mercato nero’ con parole in codice che nascondevano il riferimento esplicito ai datteri, una specie protetta. Tra le conseguenze delle estrazioni di datteri ai danni dei Faraglioni di Capri, è che l’ecosistema sommerso è stato per metà desertificato.

Ai faraglioni di Capri, serviranno trent’anni, sostengono gli esperti, per ristabilire l’equilibrio naturale. Secondo Legambiente «Esiste un’emergenza legata all’industria dell’illegale. Con un giro d’affari che genera un danno incalcolabile all’ecosistema marino.

Pirati senza scrupoli che distruggono le nostre coste più belle. Per un piatto di linguine ai datteri si distrugge un quadrato di fondale di 33 cm per lato. Un gesto criminale che mina anche la salute dei consumatori perché immette sul mercato prodotti ittici non tracciati».

DATTERI DI MARE

Il dattero di mare (Lithophaga lithophaga) è un mollusco bivalve di colore marrone-rossiccio. Si insedia all’interno delle rocce calcaree e dal sapore a metà tra cozza e ostrica. Il nome dattero deriva proprio dal frutto a cui assomiglia nella forma. Il Dattero non è una specie in via di estinzione, ma la raccolta è così distruttiva per l’ambiente che la legge è intervenuta per proibirla.

La pesca del dattero è reato ed è punita severamente: è previsto il carcere da 2 mesi a 2 anni o una multa che va dai 2.000 euro ai 12.000 euro, oltre al sequestro di pescato e attrezzatura.

DISASTRO AMBIENTALE PER LA PESCA DI DATTERI DI MARE AI FARAGLIONI DI CAPRI

Disastro ambientale. È il principale capo di imputazione per due organizzazioni criminali che per procurarsi datteri di mare hanno devastato l’ecosistema marino del golfo di Napoli, creando danni consistenti ai faraglioni di Capri. Ecco il video dell’operazione della guardia di finanza che ha portato a 19 misure cautelari.