Calcio Napoli

Zaccone: “Eintracht-Napoli: nel bosco fuori lo stadio scene da film dell’orrore”

Zaccone rivela che, in merito a Eintracht-Napoli, nel bosco fuori lo stadio sono accadute scene da film dell’orrore

Maurizio Zaccone, giornalista e scrittore, ha sottolineato ciò che è accaduto prima di Eintracht Francoforte e Napoli. Ai microfoni di Radio Amore Campania nel corso della trasmissione I Tirapietre, condotta da Donato Martucci, Francesco Capodanno e Luca Cirillo, il giornalista ha dichiarato: “A Francoforte, in occasione della partita di Champions contro il Napoli, ed io sono testimone diretto, la cosa che va evidenziata è la totale mancanza di organizzazione allo stadio per quanto concerne l’ingresso della tifoseria ospite: è qualcosa di inaspettato e senza precedenti, non sono state rispettate nemmeno le elementari norme di sicurezza. E’ scandaloso quello che è accaduto: alcuni pullman di tifosi sono stati scortati con modalità da film dell’orrore in questo bosco non illuminato che io ho percorso all’uscita. Ho sentito storie di persone perquisite che non sono entrate nonostante avessero il biglietto”.

Il racconto di Zaccone di Eintracht Francoforte-Napoli

Zaccone ha poi proseguito: “All’ingresso E2, dove sono entrato io, c’è stata una calca immane con una coda ad imbuto nella quale si verifica lo schiacciamento delle persone con i soli tornelli centrali aperti. La pressione era fortissima, ci invitavano a fare un passo indietro, ed era pericoloso anche eseguire questa indicazione. Tra l’altro i tedeschi ritardavano di continuo l’ingresso. Inoltre avevamo una cinquantina di tifosi dell’Eintracht alle spalle e non mi è chiaro il motivo. Dopo un’ora e mezza di fila ci è stato detto, via megafoni, che erano aperti anche i varchi E1 ed E3. Io mi sono staccato dalla calca dove c’erano anche papà con figli adolescenti. Abbiamo fatto questo percorso in mezzo ad un fiume di tifosi tedeschi, con tutti i rischi del caso e senza forze dell’ordine.

Infine Zaccone ha concluso: “All’ingresso E3 la stessa calca e hanno protestato anche i tifosi tedeschi. Una volta riusciti ad entrare, ed io ero con i tedeschi, nessuno mi ha perquisito perché non riuscivano più a gestire i controlli contrariamente a quanto accade al Maradona: potrebbero prendere lezioni da noi come si gestisce l’ingresso. All’uscita siamo stati accompagnati verso la stazione per prendere un treno che ci ha riportati al centro”.