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De Laurentiis: “Torti arbitrali al Napoli, pronto a chiedere i danni. In sei o sette squadre potremmo fermare il campionato”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis è pronto  a chiedere i danni per i torti arbitrali subiti. Lo dice il patron al Corriere dello Sport.

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Quindici rigori non concessi al Napoli, anche 16 visto il penalty non segnalato in Coppa Italia contro l’Inter. L’arbitro Giua che addirittura si rifiuta di andare al Var, è veramente troppo. Questi episodi per il Napoli valgono meno punti in classifica, ma anche un deficit economico se non parteciperà alle coppe europee. Lo fa sapere De Laurentiis, patron del Napoli pronto a chiedere i danni per i torti arbitrali. Al Corriere dello Sport, il patron azzurro dice.

Se l’arbitro, per incapacità o per altezzosità, non lo adopera, si macchia di un delitto sportivo, perché compromette un risultato calcistico. Ma il calcio non è solo un gioco. È anche un’industria che produce risultati economici molto significativi per l’intera filiera dello sport

Chi sbaglia paga

Chiedere i danni per i torti arbitrali subiti dal Napoli, per De Laurentiis è un diritto e lo spiega nell’intervista al CdS

Il principio “chi sbaglia paga” assiste tutti i processi democratici in cui ci si confronta. E il calcio non fa specie. Se un giudice sbaglia nell’emettere una sentenza, può essere chiamato a risarcire i danni cagionati. L’arbitro non dovrebbe sottostare alle stesse regole? Il Napoli quest’anno si è visto negare moltissimi rigori. Non lo dico solo io, ma lo riconoscono anche tutti i media. Se questi torti a catena sviluppassero un danno di duecento milioni, chi li ripagherebbe?

Il presidente del Napoli sposa anche l’idea di introdurre il challenge in Serie A, misura ritenuta “doverosa, forse addirittura tardiva. Per me possono bastare pure due fiches, una per tempo, spendibili dagli allenatori. I quali hanno diritto di chiedere la verifica dei casi più dubbi e anche di recarsi davanti al monitor insieme con l’arbitro e pretendere una spiegazione alla decisione presa. E’ un diritto sacrosanto”.

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Fermare il campionato

Secondo il patron della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis i torti arbitrali subiti sono eccessivi e bisogna in qualche modo trovare una soluzione, perché a pagare sono società e tifosi. Per il presidente questa è “materia per avvocati di livello. E il diritto talvolta apre brecce inedite. Che cosa accadrebbe se cinque, sei, sette società, offese da torti arbitrali gravi, dovessero decidere di fermare il campionato? Forse sarebbe il modo traumatico, ma efficace per spezzare questo pressappochisimo e questa superficialità”.

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