Calcio Napoli

Davide Ancelotti: “Nepotismo, a Napoli dove me lo hanno fatto pesare di più”

Davide Ancelotti torna a parlare della sua esperienza a Napoli e dice: “Lì è dove mi hanno fatto pesare di più la parentela“. Il figlio di Carlo ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera prima della finale di Champions League Real Madrid-Liverpool che si giocherà sabato 28 maggio 2022. “Lavoro da 10 anni con mio padre e il tema del nepotismo salta fuori quando si perde” ha detto Davide Ancelotti.

  • Qual è la squadra che glielo ha fatto pesare di più?

    L’unica italiana dove ho lavorato: il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore.

  • A Napoli sono nati i suoi gemelli, Leo e Lucas.

    E questo mi farà ricordare ancora di più il bello dell’esperienza. A Napoli sono stato benissimo, vivevamo nella Riviera di Chiaia. Il primo anno abbiamo fatto bene, siamo arrivati secondi, ma la Juve aveva comprato Cristiano Ronaldo. Il difficile è stato quando le cose hanno cominciato ad andar male e non siamo riusciti a raddrizzarle. Mi spiace sia finita così.

  • Il suo compito

    Ho il compito, con lo staff, di sfidarlo continuamente, metterlo in discussione, perché abbia sempre dei dubbi. Non siamo yes man. Poi in allenamento gli do una grande mano con l’organizzazione. Oggi si cerca di individualizzare il più possibile il lavoro: c’è l’aspetto fisico, psicologico, tattico, il gioco degli avversari. Una persona sola non può controllare tutto.

  • L’immagine di gestore del padre.

    È l’immagine che si ha di lui: l’esperto di uomini, cui tutti vogliono bene. Ma è stato un innovatore!, il primo a giocare con il famoso albero di Natale. La sua caratteristica è sapersi adattare e questo presuppone grande conoscenza: il calcio si può vincere in tante maniere, ma devi saperlo insegnare in modi diversi.